Export umbro in crescita, ripresa positiva delle vendite verso l’estero

PERUGIA – Il primo trimestre del 2017 evidenzia un segno più nelle esportazione di prodotti umbri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,3 per cento), anche se a un tasso inferiore rispetto alla media nazionale (+1,2 per cento). A livello italiano poi è salito anche il valore medio delle esportazioni per operatore e il numero medio di mercati serviti. I dati, presentati nel XXXI rapporto Ice 2016-2017 “L’Italia nell’economia internazionale”, segnalano un incremento del 7,1 per cento per le esportazioni e del 25 per cento per le importazioni. In particolare i settori interessati riguardano la siderurgia (+35,2 per cento), articoli di abbigliamento (+10,7 per cento) e di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (+21,9 per cento). Crescita anche per il comparto delle “altre macchine di impiego generale” (+14,4 per cento), i prodotti delle colture agricole non permanenti (+20,2 per cento), e gli articoli di maglieria (+6,1 per cento). Sul fronte dei servizi invece la situazione cambia. L’Umbria ha registrato, per il secondo anno consecutivo, una diminuzione delle vendite all’estero pari al 5,6 per cento. Per quanto concerne le nazioni dell’Unione europea destinatarie dei prodotti umbri che assorbono complessivamente il 63 per cento delle esportazioni, la crescita è stata del 2,8 per cento, soprattutto in Germania (primo mercato di destinazione) dove l’incremento è stato del 4 per cento. Risultati positivi per le vendite anche per i mercati francese (+6,9  per cento) e belga (+9,4 per cento). Dopo la Ue è il mercato dell’America settentrionale a far registrare una crescita (+3,3 per cento), trainate dalle vendite negli Stati Uniti (+1,9 per cento), secondo mercato di destinazione. A livello di produzione interna, invece si sono riscontrate dinamiche di vendita piuttosto disomogenee, se si considera che la provincia di Perugia, che produce nel suo complesso il 71,4 per cento delle esportazioni regionali, ha registrato un aumento dell’1,1 per cento, mentre le esportazioni della provincia di Temi hanno subito un calo del 4 per cento. Le aziende in Umbria che hanno contribuito a produrre un valore medio esportato per operatore pari a circa 1,3 milioni di euro sono state 2.821 unità.

 

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