Il virologo Crisanti chiede maxirisarcimento all’ Universita’ di Perugia. Fu costretto alle dimissioni ma il Consiglio di Stato gli diede ragione.

La richiesta è pesante, 435 mila euro di danni. La firma anche: Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ Azienda ospedaliera di Padova. Destinataria della richiesta , l ‘ Università di Perugia, dove Crisanti ha insegnato fino al 2015. Fino a quando il Magnifico dell’ Università di Perugia lo dichiarò decaduto dalla cattedra  di professore del dipartimento di Medicina Sperimentale per incompatibilità  con il ruolo di professore di Parassitologia molecolare al dipartimento di scienze della vita dell’ Imperial college di Londra. Una causa che si è trascinata in questi anni davanti a diversi giudici amministrativi, Tar, Consiglio di Stato, e che si è conclusa nel 2017 con la decisione del reintegro di Crisanti. Il profeseionista però è andato oltre, ha chiesto  un maxi risarcimento per il danno d’immagine e di reputazione. Lo scontro nasce con il progetto del Centro di Genomica , creato proprio da Crisanti con l’obiettivo di farlo diventare un riferimento internazionale. Ma quasi subito iniziano i contrasti perché Crisanti , almeno questo sosteneva il virologo,  chiedeva di fare chiarezza sui fondi destinati al Centro. La questione torna ora di attualità  in quanto il Tar ha fissato  l’udienza per il 2021, udienza nella quale verrà discusso proprio il risarcimento. Ma nelle ultime ore si parla della possibilità di risolvere la vicenda per via extragiudiziale. È lo stesso Andrea Crisanti che lo conferma: ” C’è una trattativa in corso con l’Università di Perugia, alla quale ho chiesto una lettera di scuse, il risarcimento delle spese legali e la devoluzione del resto ad attività di ricerca della quale l’università  stessa sia beneficiaria.Insomma una devoluzione simbolica”.  Nella motivazione della sentenza del Consiglio di Stato del 17 luglio 2017, che ribalto’ la sentenza del Tar dell’ Umbria e del decreto di decadenza,  si legge una cosa che Crisanti ha sempre sostenuto: l’ Università di Perugia era da tempo a conoscenza del rapporto tra il virologo e l ‘ Imperial College I. ” Se penso di stare nel giusto, io non abbozzo”, sottolinea Andrea Crisanti. Un grande professionista , cacciato da Perugia ( non è la prima volta che avviene nella nostra Università) e stimato in tutta Italia, ideatore del cosiddetto ” modello veneto”. In questi mesi di emergenza sanitaria è stato un riferimento per tanti colleghi anche fuori dai confini nazionali. Ribadisce su tutti i quotidiani nazionali e televisioni di fare attenzione perché ” la malattia circola e si vede un po’ troppo di rilassamento, ma la colpa è anche dei messaggi contraddittori che arrivano dalla politica”. Ma a Perugia, torna a dire Crisanti, ” ho subito un’ingiustizia “. Forse Crisanti era diventato scomodo per qualcuno e quel Centro di Genomica era forse troppo appetibile per averlo tra i piedi.