Il virologo umbro Menichetti: ” La variante la devi anticipare altrimenti vieni colto in contropiede”
” L’Umbria e Perugia vanno guardate come un monito per alzare l’attenzione del sistema sanitario”, a dirlo all’Ansa è il professore Francesco Menichetti, di origini umbre, virologo e primario di Malattie infettive all’Ospedale di Pisa. ” L’Umbria è stata colpita da un cluster, quindi da un focolaio epidemico di Covid causato dalle varianti inglese e brasiliana”, ha spiegato Menichetti commentando la situazione che la nostra regione sta vivendo. ” La variante non perdona – ha aggiunto- e, quando si dice che i laboratori di Virologia in Italia devono fare sequenziamento genomico sistematico, si manifesta una esigenza ormai inderogabile e non soltanto un auspicio. Altrimenti si viene colti in contropiede. La variante la devi anticipare”. Aggiunge lo stimato virologo umbro: ” Sappiamo per certo che quella inglese si diffonde di più e provoca più contagi. Questa è una causa certa dell’aumento dei contagi in Umbria. Nel Regno Unito ha provocato dal 50 al 70 per cento dei contagi in più rispetto al virus originario. Avere più contagi vuol dire avere più malati e avere più malati vuol dire avere più ricoverati e potenzialmente anche più morti”. Francesco Menichetti ha detto che ” da perugino, da medico” confida ” nella grande capacità di reazione e anche nelle caratteristiche che hanno fatto dell’Umbria un luogo naturalmente protetto: una scarsa densità di popolazione e una scarsa circolazione che non ci rende comparabili con altre realtà” . Con il senso di responsabilità dei cittadini , ha proseguito il primario di Malattie infettive dell’Ospedale di Pisa, e con la capacità dei governanti di adeguarsi rapidamente alla situazione emergenziale, spero che le cose vadano in una certa direzione”.