In Umbria arrivate altre 16 mila dosi Pfizer, fascia 70-79 anni ai medici di famiglia

Sono arrivate le 16 mila dosi di vaccino Pfizer promosse dal Governo per aiutare l’Umbria. La conferma arriva dalla stessa Regione. Dosi ancora che non erano state inviate e che vedevano l’Umbria – nella suddivisione nazionale –  deficitaria. ” Ora – affermano Tesei e Coletto – siamo in attesa anche di altri 50 mila vaccini che abbiamo richiesto in virtù della presenza e diffusione delle varianti del virus individuate nelle scorse settimane in Umbria”. Nel frattempo dopo il blocco delle vaccinazioni con AstraZeneca prosegue il piano per l’immunizzazione con vaccino Pfizer e Moderna. L’ attività, ha detto il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, va avanti ” vaccinando gli over 80 come previsto nel piano vaccinale”. Il tutto in attesa delle indicazioni di Aifa e Ema. ” La Regione – ha continuato D’Angelo – sta orientando la campagna vaccinale con lo scopo di anticipare ad aprile la vaccinazione degli over 80 già prenotati a maggio. Questo passaggio è stato deciso per garantire un intervento di massa e implementare l’attività anche in questa fase in cui la vaccinazione con AstraZeneca ha subito un arresto.Inoltre abbiamo avviato un proficuo confronto con i medici di medicina generale per coinvolgerli nella vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 70 e 79 anni” . Competerà proprio ai medici di famiglia valutare interventi sulle persone estremamente vulnerabili che si sta procedendo, assicura lo stesso D’Angelo, ” ad individuare nominalmente, eleggibili alla vaccinazione con dosi di Moderna anche a domicilio, solo nei casi in cui queste persone non riescano a spostarsi dalla propria abitazione”. Per il 20 marzo prossimo è attesa una nuova consegna di vaccino Moderna. Saranno quindi i medici di famiglia a vaccinare gli umbri di età da 70 a 79. C’è però un problema ancora da risolvere. I medici di medicina generale vogliono garanzie per essere sollevati dalla colpa grave in caso di effetti collaterali gravi del vaccino.  Appello che l’assessore Coletto si dice pronto a risolvere proponendo di dare ” copertura ai medici e a tutti i componenti dei team vaccinali per sollevarli dalla colpa grave visto che, una volta rispettate le linee guida e la raccolta dell’anamnesi ed è avvenuta la corretta somministrazione, non può essere imputata ai medici la responsabilità di eventuali effetti collaterali”.