Perugia, i “miracoli” dell’Ematologia: 110 trapianti in un anno. I risultati sulla leucemia e le cellule Car-T
Ci sono due reparti all’Ospedale di Perugia che rappresentano il fiore all’occhiello della sanità nazionale. Due strutture che hanno da raccontare tante storie , per carità nulla di sovrannaturale. Storie belle che descrivono un’evoluzione della medicina che fonda il suo sapere e i suoi progressi nell’impegno di medici e scienziati. Storie che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto conoscere personalmente, accettando l’invito di Franco Chianelli a fare visita al Residence ” Daniele Chianelli “. Era l’ultimo giorno di marzo del 2016 quando il Presidente Mattarella raggiunse Perugia, una giornata indimenticabile e piena di emozioni. ” Il dolore non passa mai – sottolineò il Capo dello Stato – ma saperlo trasformare in impegno e solidarietà per la vita è di grande richiamo e importanza. Questo crocevia e punto di incontro rappresenta bene la grande capacità dell’Umbria e di Perugia di rappresentare un punto di eccellenza per la ricerca, che personalmente già conoscevo. Perugia è un punto di frontiera e di avanguardia della nostra ricerca ematologica, un punto di frontiera degli esperimenti terapeutici globali e punto di eccellenza per il nostro Paese”. Le parole sono pietre, è il titolo di un libro di Carlo Levi. Ebbene quelle parole del Presidente della Repubblica – che dovrebbero far riflettere molti – restano ancora di grande attualità per quanto avviene nelle strutture complesse di Ematologia e di Oncoematologia pediatrica del Santa Maria della Misericordia, dirette rispettivamente dal professor Brunangelo Falini e dal dottor Maurizio Caniglia. Nel 2020, anno segnato dalla emergenza Covid, le due strutture hanno effettuato 110 trapianti, a ragazzi e adulti arrivati a Perugia da ogni parte d’Italia. ” Stiamo applicando tecnologie di trapianto sempre più evolute, il nostro impegno è indirizzato verso tecnologie di precisione con risultati ottimi per le guarigioni dei pazienti”, ha ricordato il professor Brunangelo Falini. ” Il trapianto in campo pediatrico è ormai una terapia consolidata. Perugia è una scuola riconosciuta a livello mondiale “, ha aggiunto il dottor Maurizio Caniglia. Tecniche innovative, ricerca continua e progetti ambiziosi: sono le sfide portate avanti dalle due strutture. Basta pensare ai risultati ottenuti sulla lucemia a cellule capellute: 95% dei pazienti guariti. Ma la ricerca va avanti, guarda sempre al futuro. ” L’impegno più recente è l’immunoterapia – sottolinea ancora Falini – con le famose cellule Car-T che vengono prelevate, ingegnerizzate e infuse nel paziente. Il progetto più ambizioso è produrre in proprio, a Perugia, nei laboratori del Creo nuove Car-T. Lo stiamo facendo ma per svilupparle avremo bisogno di almeno tre anni”. Accanto a tutto questo c’è l’impegno straordinario di Luciana e Franco Chianelli per ampliare ancora il Residence. ” I pazienti hanno bisogno di una casa accogliente. L’ambizione è quella di poter accogliere nonni e bambini, una scelta fondamentale per essere vicini e vivere meglio la battaglia contro la malattia”. Accanto a loro ci sono Nicola Pesaresi e Isotta e Andrea Paris. Andrea è stato uno dei primi sostenitori, donando una quota della vincita a Canale 5 proprio per l’ampliamento del Residence.