Inaugurazione dell’Anno giudiziario , Cardella : ” allarme ‘ndrangheta anche in Umbria”. Protesta degli avvocati sulla prescrizione.

Anche a Perugia l’inaugurazione dell’anno giudiziario viene caratterizzata dalla protesta degli avvocati sulla prescrizione. Toni diversi da Milano dove gli avvocati sono usciti dall’aula all’arrivo di Piercamillo Davigo o da Napoli dove gli avvocati, in toga, sono entrati ammanettati in polemica con il Ministro Bonafede. Sia pure con modi piu’ garbati anche  gli avvocati umbri scaldano i muscoli e affidano a Stefano Tentori Montalto il compito di contrastare la riforma della prescrizione. Non accettano l’uscite del consigliere del Csm, ex Pm di mani pulite, Davigo quando sostiene ” che l’imputato assolto, o che vede ridotta la richiesta di pena, deve ritenersi colpevole fortunato”.  Cosi’ come rifiutano l’altra affermazione dell’ex Pm di Milano  che “non esistono innocenti ma esistono solo colpevoli non ancora scoperti “.  La protesta dei legali umbri non si distacca da quella messa in campo nel resto del paese: e’ sbagliata l’impostazione giustizialista, non e’ colpa degli avvocati se i processi non vengono fatti e non accettano il pensiero di alcuni magistrati sulla funzione dell’avvocato difensore.  Sostiene un avvocato umbro di lunga esperienza: a Milano i nostri colleghi hanno fatto esattamente lo stesso gesto dei magistrati quando  nel 2010 si allontanarono durante l’intervento del rappresentante del governo. Il resto della giornata e’ stata caratterizzata dalle relazioni del Presidente della Corte d’ Appello Mario Vincenzo d’Aprile e del Procuratore Generale Fausto Cardella. Il  Presidente D’Aprile si e’ soffermato molto sulla carenza di organici e sulla precarieta’ delle sedi: nel distretto  umbro mancano il 7,6% di magistrati e il 20,2% di personale amministrativo. Il Procuratore Generale Cardella  si e’ soffermato molto sulla presenza di organizzazioni criminali in Umbria, essenzialmente di matrice ‘ndranghetista. Secondo Cardella l’allarme lanciato dalla magistratura e dalle forze dell’ordine ” non era fuori luogo, ne’ eccessivo. Le mafie, la ‘ndrangheta in particolare,  hanno una insopprimibile tendenza ad espandersi, ad occupare territori, in regioni  diverse e lontane dai luoghi di origine”. Cosi’ anche l’Umbria non resta indenne. Poi aggiunge una considerazione molto importante: attenzione alla ricostruzione post sisma dove le organizzazioni criminali potrebbero infiltrarsi , in considerazione del notevole giro di denaro. Dall’intervento del Procuratore Generale arriva la conferma che ” lo spaccio di droga rappresenta l’attivita’ principale di differenti e numerosi gruppi criminali che agiscono su entrambe le province”. I dati forniti dal Presidente della Corte d’Appello D’Aprile dicono che c’e’ una diminuzione dei procedimenti pendenti sia nel civile che nel penale in tutti i tribunali del distretto.  All’inaugurazione era presente anche il vicepresidente del Csm David Ermini che ha ricordato l’inchiesta della Procura di Perugia che ha travolto una parte del Csm. Dopo l’inchiesta , ha garantito Ermini, il Csm e’ cambiato.