L ‘ozonoterapia per sconfiggere il Covid-19. Il Policlinico diretto dall’umbro Panella e Spallanzani avviano la sperimentazione.

Una speranza arriva da due Ospedali molto importanti del nostro paese: Spallanzani e Umberto primo di Roma. Oltre al test rapido che Spallanzani e Tor Vergata stanno tentando di validare, arriva anche un protocollo sperimentale dell’ Umberto I: l ‘ozonoterapia. Anche i medici di Wuhan l ‘hanno utilizzato, ma solo su pazienti con una malattia avanzata. Al Policlinico di Roma hanno, invece, deciso di avviarlo prima. Il comitato etico ha dato il suo parere favorevole . A differenza dei colleghi cinesi di Wuhan, i medici romani hanno deciso di provare a utilizzarla su casi accertati di positività, con tampone e Tac, ma di iniziare prima, quando ancora non si è presentata un’insufficienza respiratoria grave e il paziente non è intubato. L ‘ozonoterapia ha la capità di ridurre la tempesta infiammatoria che questa malattia genera. Il tentativo è quello di ridurre la forte carica infiammatoria dei polmoni, così la spiega il responsabile del progetto professor Francesco Pugliese. Ma come funziona nella pratica questa terapia ? Al paziente vengono prelevati 200 millilitri di sangue che poi vengono ionizzati con un apposito macchinario e infine reiniettati. Per il malato c’ è soltanto da fare il prelievo, non vengono somministrati farmaci. E non esistono effetti collaterali indesiderati. Per ora si parte con 50 pazienti, se poi lo studio darà gli effetti sperati sarà ampliato. Un sostegno al progetto è arrivato anche dal direttore generale dell’azienda ospedaliera del policlinico Umberto I, Vincenzo Panella. ” Cerchiamo di interpretare la malattia e la sua evoluzione. Il policlinico ha insita nella sua vocazione la ricerca “, ha detto Vincenzo Panello, un umbro che, dopo anni di direzione nella nostra regione, è stato chiamato a dirigere una delle strutture più importanti d ‘Italia.