Laboratori sovraccarichi, tamponi insufficienti e carenza di personale: diario della giornata

Il tracciamento è saltato. I tamponi non bastano, i reagenti scarseggiano, i laboratori sono sovraccarichi. E’ la situazione che in tanti raccontano in queste ore, costretti a restare rinchiusi nelle proprie abitazioni. Tra l’altro la corsa al test preventivo, in vista degli incontri di fine anno con parenti e amici, moltiplica la richiesta, con tantissimi umbri in attesa davanti alle farmacie per effettuare il tampone rapido. Anche questa mattina lunghissime file a Perugia, in ogni parte della città. E’ successo a Natale, sta accadendo di nuovo alla vigilia di Capodanno. Quello che però resta ancora più incomprensibile, e fa arrabbiare i cittadini, è il ritardo ingiustificato che subiscono i positivi o coloro che sono in isolamento per un contatto. Le aziende sanitarie sul territorio invitano i cittadini alla responsabilità, cioè a restare a casa in attesa del tampone che però sempre più spesso tarda. C’è poi chi lamenta, dopo essere guarito dal Covid, il mancato aggiornamento del proprio green pass. Proteste arrivano anche dal sindacato degli infermieri che lamenta la pesante carenza di personale a fronte di un aumento di posti letto Covid nei reparti di Foligno e Città di Castello. Nel frattempo, una parte di personale viene recuperato dalla chiusura delle sale chirurgiche degli ospedali di periferia come Assisi, Pantalla, Castiglione del Lago. Si riaffaccia prepotentemente anche l’ipotesi di utilizzare nuovamente l’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, utilizzando 30 posti letto per malati Covid. Una ipotesi che sta già allarmando la città del Festival con l’ex candidato sindaco Sergio Grifoni, sostenuto da Fratelli d’Italia, pronto a dare battaglia. Infine, il sindacato  degli infermieri Nursid attacca le scelte della Regione, definite “scellerate” e chiede le dimissioni dell’assessore alla sanità Coletto.