Maria, morta a 17 anni all’ospedale di Perugia: il giudice ordina nuovi accertamenti

Va avanti l’indagine a carico di ignori per la morte della diciassettenne Maria Elia avvenuta all’Ospedale di Perugia alla fine del marzo scorso. Nuovi accertamenti sono stati infatti disposti dal Gup del Tribunale di Perugia che ha accolto l’opposizione alla richiesta della Procura di archiviare il fascicolo, istanza avanzata dal padre della ragazza, Gennaro Elia, tramite i suoi legali Antonio Cozza e Nicodemo Gentile. Maria Elia venne colpita da influenza suina e da un altro batterio. Dopo una denuncia presentata dai familiari, la Procura della Repubblica del capoluogo umbro ha aperto un fascicolo nell’ambito del quale è stata tra l’altro eseguita l’autopsia. Quindi la richiesta di archiviazione. Il Gup ha però deciso di non chiudere il procedimento “alla luce del contrasto che sussiste fra i vari consulenti di parte in merito all’utilizzo della procedura Ecmo”, l’ossigenazione extracorporea. Ha quindi ritenuto necessario “un approfondimento istruttorio, preferibilmente con l’aiuto di specialisti delle malattie infettive e respiratorie”. Per il giudice “occorre altresì approfondire l’aspetto relativo alla mancata attivazione dello strumento, pur presente nella struttura ospedaliera, al fine di verificare, alla luce della situazione pandemica da Covid ormai in fase di normalizzazione, se vi siano state carenze organizzative o se la situazione era tale da impedire oggettivamente l’utilizzo all’interno dell’ospedale di Perugia, necessitando invece il trasporto della paziente a Firenze, e se la richiesta all’altro ospedale sia stata fatta tempestivamente o meno”. Soddisfazione per la scelta del giudice è stata espressa dagli avvocati Cozza e Gentile. ” Le circostanze relative al decesso della giovane Maria Elia dovranno essere pertanto chiarite”, aggiungono i legali della famiglia. “Il nostro assistito, Gennaro Elia, senza accusare alcuno – sottolineano ancora i due legali – da subito ha semplicemente chiesto di conoscere quanto accaduto alla figlia Maria. Queste nuove indagini consentiranno di fare chiarezza sulla prematura morte della ragazza e su eventuali responsabilità di chi la ebbe in cura”.