Ospedale da campo, Coletto smentisce il direttore Giannico: struttura ancora vuota. Pd “Inaccettabile”

” E’ caduto oggi in Aula il castello di carta costruito dalla maggioranza sul sopralluogo dei consiglieri del PD all’Ospedale da campo lo scorso 19 febbraio, una cortina di assurdità che hanno tentato di celare la verità sulla struttura di proprietà della Regione Umbria che solo oggi, grazie a quel sopralluogo e alla nostra interrogazione, si scopre avrà una destinazione diversa da quella per cui era stata pensata, progettata, annunciata e, soprattutto, per cui dovremmo pagarla”. Così in una nota i consiglieri regionali del partito democratico.  ” E’ arrivata dalle parole dell’assessore Coletto – aggiungono- la smentita ufficiale e a chiare lettere delle accuse rivolte ai consiglieri Pd dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera perugina sul presunto rischio epidemiologico legato al sopralluogo effettuato lo scorso 19 febbraio. Un rischio dichiarato inesistente per un sopralluogo legittimamente effettuato nelle funzioni ispettive dei consiglieri regionali, consentito dall’esercito così come dalla vigilanza presente e che ha fatto emergere la verità sul costoso ospedale da campo”.  Sottolineano i consiglieri Dem: ” La struttura, ancora oggi, è vuota, le strumentazioni spostate all’interno dell’Ospedale, le terapie intensive dislocate al blocco operatorio, le mancate assunzioni di personale sanitario avevano fatto presagire quello che oggi l’assessore Coletto ha chiaramente ammesso: la struttura campale annunciata ad aprile 2020, dal costo tra i 3,5 e 4,5 milioni di euro, inaugurata il 30 dicembre 2020 e tutt’ora inutilizzata, non avrà l’utilizzo annunciato più volte alla stampa”. Aggiungono i rappresentanti dell’opposizione di palazzo Cesaroni: ”  Gettato all’aria dopo un anno e in piena terza ondata l’ospedale da campo, perno del piano di salvaguardia: nessun posto di terapia intensiva, ma un punto di primo soccorso e osservazione breve che farà ricorso, ancora una volta, al personale ospedaliero. Di fatto l’ammissione di un errore e del fallimento dell’ospedale da campo e della sua progettazione”. Dopo le parole della Corte dei Conti dello scorso 26 febbraio, affermano i consiglieri regionali del Pd, che ” ha acceso un faro sulla struttura allestita e non ancora operativa e sui costi, dopo le parole dell’assessore Coletto che hanno ridisegnato la funzione della struttura campale di proprietà della Regione, che verrà attivata soltanto dopo il nostro sopralluogo, chiediamo ora con forza di rivedere subito numeri e cifre, dichiarando inaccettabile che un punto di osservazione breve intensiva, privo delle caratteristiche annunciate, possa arrivare a uperare i 4 milioni di euro”. Precedentemente lo stesso assessore Coletto aveva risposto ad una interrogazione dei consiglieri regionali della Lega con la quale si chiedeva di sapere se ” i consiglieri del Pd erano stati autorizzati ad entrare nella struttura da parte dell’Azienda Ospedaliera e/o dall’Esercito italiano che la presidia” e se ” a seguito dei fatti avvenuti si sia andati incontro ad un eventuale rischio epidemiologico”. L’assessore Coletto ha risposto che i quattro consiglieri di minoranza (Pd) non ” erano stati autorizzati ” ma il loro comportamento ” non li ha comunque esposti al rischio epidemiologico in quanto non erano stati ancora trasferiti nella struttura pazienti infetti”.