Perugia, Istituto Zooprofilattico acquista terreno a Lidarno

Il terreno di Lidarno, di proprietà del Comune di Perugia, passa ufficialmente all’Istituto Zooprofilattico. La sottoscrizione dell’atto di compravendita è avvenuta questa mattina, 26 ottobre, nella sala Rossa di palazzo dei Priori. A firmare il documento davanti al Notaio Biavati sono stati il Direttore Generale dell’Istituto Vincenzo Caputo ed il dirigente dell’unità operativa acquisti e patrimonio Pierluigi Zampolini. Presenti il sindaco Andrea Romizi, l’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture ed ambiente Otello Numerini, il Direttore Amministrativo dell’Istituto Zooprofilattico Dante De Paolis ed il presidente del Consiglio di Amministrazione Prof. Luca Mechelli.

La formalizzazione del passaggio della titolarità sull’immobile conclude, di fatto, un percorso di collaborazione che era stato avviato alcuni mesi fa tra i due Enti.

“Quella che prende il via oggi con questo atto – ha evidenziato il sindaco Andrea Romizi – è un’operazione che porta molteplici benefici al nostro territorio. Innanzitutto ci consente di valorizzare in maniera adeguata e con una destinazione urbanistica di pregio quel terreno. In secondo luogo ci permette di irrobustire una realtà virtuosa dell’Umbria come l’Istituto Zooprofilattico cui teniamo molto e del quale apprezziamo l’attività. Tutto ciò in un’area strategica della città perché posta nella direttrice che collega l’Umbria alle Marche. Per quanto ci riguarda rinnoviamo la nostra disponibilità ad una proficua collaborazione con l’Istituto anche per il futuro”.

Il progetto – spiega l’Amministrazione – sicaratterizzerà per la particolare attenzione alla qualità architettonica e ambientale degli edifici, nonché al paesaggio circostante, con una riduzione della volumetria dai 25mila mq attualmente ammessi a 10mila mq. Ovviamente anche la destinazione cambia, passando da quella commerciale originariamente prevista a innovativo centro di ricerca, portando prestigio alla città ed alla nostra regione.

Il Direttore Generale Vincenzo Caputo ha spiegato che l’Istituto Zooprofilattico è un ente che sostiene le filiere zootecniche ed agroindustriali, tutela la salute animale e umana garantendo un supporto laboratoristico accreditato, cioè allineato agli standard internazionali di qualità, al Ministero della Salute, le Regioni, i Comuni, le aziende sanitarie, etc. In questo contesto l’operazione odierna è finalizzata a rafforzare l’Istituto da un punto di vista in primis strutturale ma anche in termini di risorse umane: il personale dello zooprofilattico è infatti destinato a raddoppiare. Il Direttore ha spiegato che il polo strategico che sorgerà a Lidarno avrà una valenza nazionale ed internazionale, visto che l’Istituto è anche centro di referenza nazionale (Cerep) per conto del Ministero della Salute per le pesti suine. Il Polo, inoltre, sarà sede di produzione di vaccini stabulogeni destinati agli animali, in una logica di riduzione importante dell’utilizzo di antibiotici in ambito veterinario e, in una prospettiva futura, di sviluppo e ricerca di presidi vaccinali da impiegare in situazioni particolari anche nella popolazione umana.

I prossimi step prevedono la presentazione ufficiale il prossimo 7 dicembre, presso una sala del Comune, e l’avvio del cantiere entro la fine del 2023.

 

IL PROGETTO

L’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” ha elaborato una proposta progettuale denominata “Polo strategico Officina farmaceutica e strutture ad elevato contenimento biologico”.

In Umbria, sul terreno di Lidarno, è prevista la realizzazione di un’area produttiva (Officina Farmaceutica) con laboratori di ricerca e sviluppo applicata e di controllo qualità.

Gli obiettivi principali che il progetto intende perseguire sono:

1) realizzare un Polo Strategico produttivo nazionale pubblico con strutture ad elevato contenimento biologico destinato allo sviluppo e alla produzione di vaccini per il controllo delle malattie degli animali, in grado da un lato di assicurare il supporto sanitario alle filiere zootecniche nazionali attraverso la messa a punto e la fornitura di vaccini, per ridurre l’utilizzo di antibiotici, usualmente non reperibili in commercio (malattie destinate a specie minori) e da un altro lato di produrre presidi immunizzanti “d’urgenza” per fronteggiare situazioni sanitarie di emergenza che dovessero presentarsi sul territorio nazionale (o all’estero)

2) delocalizzare i laboratori e le strutture produttive impattanti: officina farmaceutica e diagnostica;

3) realizzare una struttura ad elevato contenimento biologico (BSL3)

4) realizzare Laboratori e Stabulari per i Centri di Referenza Nazionali allocati a Perugia;

5) riqualificare le strutture destinate alle attività della Sicurezza alimentare (chimica e microbiologia) e dell’Osservatorio epidemiologico.

L’investimento complessivo sul territorio comunale ammonterà a circa 38 milioni di euro. Nel realizzando Polo strategico andranno a lavorare oltre 200 dipendenti.