Perugia, la testimonianza: “La buona sanità esiste”

PERUGIA – “Da paziente e da cittadino di Perugia” -scrive in una lettera indirizzata alla direzione del Santa Maria della Misericordia, Silvano Corbucci, che chiede espressamente di dare evidenza alla sua testimonianza – “recentemente sono dovuto ricorrere alle cure della struttura ospedaliera da Voi. diretta. Non Della malattia che mi ha colpito, che sento ormai definire ‘il male del secolo’, un tumore, porto e porterò per sempre i segni ma, grazie alle cure ricevute, io come tanti possiamo dire di continuare a sperare, a vivere e, soprattutto, a testimoniare”. Aggiunge Corbucci: “Sono mosso da un sincero e profondo sentimento di stima, in periodi in cui spesso si sente parlare di malasanità in Umbria e, purtroppo, in Italia, e non posso non constatare il notevole livello di competenze professionali della struttura sanitaria pubblica ospedaliera. In particolare mi riferisco alla Chirurgia Generale e d’Urgenza diretta dal Prof. Annibale Donini, nella quale sono stato ricoverato. Non posso non ringraziare quest’ultimo, una ‘eccellenza italiana’, che rappresenta il perfetto connubio di professionalità e umanità, di chi lavora mosso da una passione personale che trasmette visibilmente all’intera equipe e, cosa non scontata né semplice, al paziente, con attenzione al lavoro ma predisposto a prendersi cura del prossimo, incarnando tutti i valori ed i principi del giuramento di Ippocrate, a suo tempo prestato e, ad oggi, indubbiamente onorato.
Della stessa Unità operativa – aggiunge Corbucci – intendo esprimere ulteriore particolare ringraziamento e gratitudine ai dottori Emanuele Rosati e Luigina Graziosi, che mi sono stati accanto con massima gentilezza, disponibilità, capacità professionale, competenza, supportandomi e sopportandomi a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno. Inoltre intendo ringraziare il dott. Marco Lupattelli della Radioterapia Oncologica e tutto lo staff di contorno, che in ogni momento, fino dalle prime diagnosi e terapie, con gentilezza non scontata, mi hanno accudito con straordinaria disponibilità, informando me e i miei familiari in maniera chiara e diretta, usando sempre la dovuta attenzione, cortesia e cura nelle parole. Da ultimo e non certo per ultimo, un grazie a tutto il personale infermieristico delle strutture menzionate che si è prodigato a per alleviare i disagi della malattia sempre con garbo e serenità”