Primario rianimazione Perugia, “per noi la pandemia è finita, non vediamo più pazienti gravi”

Dopo mesi e mesi passati in prima linea a curare malati Covid per i medici delle rianimazioni umbre “la pandemia è finita”. A dirlo all’Ansa è il professor Edoardo De Robertis, direttore del reparto dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e della scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione dell’Università degli Studi. Un quadro avvalorato dai numeri in base ai quali i pazienti positivi in questi reparti variano tra zero e uno. “Non vediamo più pazienti con Covid grave ormai da molti mesi – ha detto De Robertis – e gli ultimi erano positivi ma non affetti  dalla patologia tragica delle prime fasi. Si, l’abbiamo alle spalle. Anche se devo potermi aspettare di ricoverare di tanto in tanto un paziente Covid perché il virus circola ancora e se anche la popolazione è protetta dai vaccini è possibile trovarsi di fronte a qualche raro caso di persona che per condizioni preesistenti è più suscettibile all’infezione”. I pazienti trattati nelle rianimazioni sono cambiati in questi anni. “La prima ondata – spiega il professore – è stata la più drammatica perché il virus colpiva in maniera indiscriminata i sani. I nostri pazienti erano più o meno giovani, senza patologie e comunque in situazioni che non definiamo normalmente patologiche (come quelli obesi o gli ipertesi). Poi man mano nei mesi successivi, un pò per la protezione dei vaccini e un pò perché il virus era mutato e quindi si comportava in maniera diversa, abbiamo cominciato a vedere pazienti più anziani e con patologie, quindi più fragili e più suscettibili alla gravità della malattia”.