Regione , Campagna confermato a Gepafin. La Sciurpa punta Sviluppumbria, per l’Aeroporto rinvio a luglio.

Alla fine la Presidente Tesei ha dovuto piegare la testa, strappando semplicemente un posto nel consiglio di amministrazione . Forza Italia ( Raffaele Nevi) e , soprattutto Confindustria Terni,  portano a casa la conferma di Carmelo Campagna a Presidente di Gepafin. Sarà ancora lui – il commercialista ternano – nominato presidente un anno fa dalla giunta regionale guidata da Fabio Paparelli,  a guidare la finanziaria regionale. La scelta è stata fatta dalla giunta regionale ma formalmente sarà l’assemblea dei soci di Gepafin a votare la nomina. Insieme a Sviluppumbria, la finanziaria regionale rappresenta la scelta più importante nello scacchiere regionale. Oggi si riunirà l’assemblea dei soci che procederà ad eleggere il nuovo Cda con l’assessore Michele Fioroni incaricato di portare le indicazioni di Palazzo Donini.  Come è noto Gepafin è una società con capitale misto pubblico-privato di cui la Regione detiene quasi il 56% mentre il restante 44% è nelle mani di dieci banche, ma da statuto il Presidente e due membri del Cda sono indicati proprio dalla Regione. La candidatura di Campagna a Presidente sarà accompagnata da altre indicazioni per due posti nel consiglio di amministrazione: la commercialista Patrizia Angeli, in quota Lega, già candidata alle ultime regionali, e Adolfo Caldarelli professionista scelto direttamente dalla Tesei. Un equilibrio raggiunto con molta fatica , con la Presidente Tesei costretta a prendere atto che su Campagna ( sostenuto da Forza Italia, Confindustria Terni e da più parti della città dell’acciaio ) e sulla commercialista Patrizia Angeli ( sostenuta dalla Lega)  nessuno era disposto a fare un passo indietro. Tutto ciò ha fatto saltare la nomina di Luca Silla, manager di Simest ( società del gruppo Cassa Depositi e prestiti ), a Presidente di Gepafin, nomina che fino a pochi giorni fa la stessa Presidente Tesei intendeva portare avanti a tutti i costi. Avrebbe tentato l’impossibile per rovesciare le carte ma il tempo stringeva e il lungo tira e molla si è concluso proprio ieri in giunta regionale. Il prossimo 26 giugno si terrà, invece, l’assemblea di Sviluppumbria, dove  oltre il 90% delle quote le detiene la Regione. Anche qui è in corso da tempo un lungo tira e molla tra la governatrice e Fratelli d’Italia. I vertici del partito della Meloni vogliono a tutti i costi la Presidenza per Michela Sciurpa, candidata per FdI alle ultime regionali e alle europee. Sarebbe in corso un estenuante braccio di ferro , vissuto dai protagonisti in maniera snervante. Fdi non intende per nessuna ragione al mondo rinunciare alla Presidenza , la Presidente Tesei non vuole invece piegare ancora una volta la testa. ” Fratelli d’Italia – commenta un noto politico che frequenta Palazzo Cesaroni – è stata già ampiamente gratificata nelle diverse nomine fatte. Ora basta anche perchè in giunta è stato Squarta a rifiutare di entrare, se la Tesei si piegherà ancora sarà costretta a ridimensionare le sue ambizioni. E’ in gioco l’autorevolezza della governatrice “. Per questo c’è chi scommette che alla fine la Tesei si toglierà qualche sassolino dalle scarpe per scagliarlo contro l’alleato. Forse anche per questo alcune nomine sono state rinviate, come quelle per Parco Tecnologico 3A, Umbria digitale e Sase.  Quella dell’aeroporto San Francesco – dove Regione e Camera di Commercio detengono oltre il 70% delle quote –  è stata rinviata  a metà luglio , con l’assessore regionale Fioroni che ogni giorno ripete che le cose così non vanno proprio bene. Per lui occorre un cambiamento radicale, tesi che la governatrice avrebbe sposato in pieno. Il problema semmai è quello di trovare le persone giuste, estranee al manuale Cencelli. Cosa semplice a dire ma complicatissima a realizzare , anche perchè fino ad oggi  le nomine fatte provengono in gran parte da candidati non eletti o da personaggi ripescati. Scelte a volte di basso profilo con curriculum non del tutto congrui alle competenze richieste. Per Umbria digitale si fa il nome di Fortunato Bianconi. C’è poi la partita delle aziende ospedaliere e sanitarie con la Giunta che cerca di prendere ancora tempo – a quasi un anno dall’insediamento –  prorogando gli attuali commissari straordinari. Difficile pensare di rilanciare la programmazione e riorganizzazione i servizi con commissari straordinari.