Scuola, in Umbria un settembre di dubbi e tanti nodi irrisolti

” Stiamo lavorando per aprire la scuola in presenza, senza se e senza ma” , è quanto affermato ieri a Bergamo dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Pesa però l’incognita vaccini. Una parte di professori e ausiliari della scuola non sono vaccinati, si riflette adesso sull’obbligatorietà. Nel frattempo alcune regioni stanno lavorando per raggiungere l’obiettivo. Mentre dall’Umbria non arrivano per ora notizie in merito, il presidente del Veneto Luca Zaia sta lavorando per spostare l’inizio delle lezioni a fine settembre così da aspettare il completamento della copertura vaccinale  degli studenti. La giunta regionale del Veneto non perde tempo: ” Abbiamo fatto una delibera “aperta” per spostare la data”, ha annunciato Zaia.  L’incognita resta quindi la vaccinazione dei più giovani anche se è presto per dire quale percentuale di platea junior si raggiungerà entro settembre. Poi resta il problema dei trasporti e gli affollamenti, insieme alle cattedre vacanti. Certo senza indicazioni chiare da parte del Governo e della Regione sulle misure che andranno prese per contenere il virus, è difficile anticipare come sarà la scuola il prossimo anno, soprattutto le superiori che sono state quelle più penalizzate dato che i ragazzi hanno trascorso la maggior parte del tempo in Dad. Tre sono anche in Umbria i nodi da sciogliere quanto prima: quanti studenti saranno immuni; il problema trasporti con i relativi rischi affollamento; come reperire più più classi per distanziare o sdoppiare gli alunni. Poi resta il nodo di sempre, quello degli insegnanti e delle cattedre vacanti che si lega a quello degli spazi perché se anche i presidi dovessero reperire più classi per distanziare i ragazzi, senza abbastanza docenti a chi li affiderebbero ? Cattedre che dovrebbero essere coperte con le immissioni in ruolo e poi con lo scorrimento delle graduatorie che però hanno tempi biblici. A settembre i primi a tornare a scuola saranno gli studenti di Bolzano, il 6 settembre, mentre la Regione dell’Umbria non ha ancora emanato la delibera per l’approvazione del nuovo calendario scolastico 2021-2022 per le scuole di ogni ordine e grado della regione. Quando e come si tornerà nelle classi in Umbria ? Con uno zaino pieno di incertezze.