Soroptimist, tutti uniti contro la “cyberviolenza di genere”

Tutti uniti contro la “cyberviolenza di genere”, un fenomeno relativamente nuovo ma, purtroppo, in costante crescita. A lanciare la complessa sfida è il Soroptimist International Club di Perugia che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, propone un convegno dal titolo “La violenza virtuale: una nuova forma di violenza di genere”, finalizzato a comprendere il fenomeno delle molestie sessuali perpetuate online, attraverso i mezzi informatici. L’iniziativa, in programma venerdì 25 novembre(ore 17) presso la Sala delle Colonne di Palazzo Graziani in corso Vannucci a Perugia, ha trovato l’entusiastica collaborazione di Questura di Perugia, Confagricoltura Donna Umbria, associazione “Liberamente Donna” ed associazione “Meritocrazia Italia”.

“Da anni – sottolinea Gabriella Agnusdei, Presidente Soroptimist International Club Perugia – sosteniamo la campagna internazionale “Orange the World” promossa da UN Women, ente delle Nazioni Unite, impegnato nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, ed articolata in 16 giorni che vanno dalla ricorrenza del 25 novembreal 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani. Un periodo che ci vedrà impegnate in iniziative ed azioni di informazione e sensibilizzazione sottolineate dall’utilizzo del colore arancione come simbolo di un futuro senza violenza di genere. In tale contesto, venerdì sera illumineremo di arancione la facciata della Questura di Perugia che ha al suo interno “Una stanza tutta per sé”, una stanza protetta ed accogliente per l’audizione delle donne vittime di violenza realizzata alcuni anni fa dal nostro club”.

Prima però, nel pomeriggio, il convegno che verrà aperto dai saluti della stessa Agnusdei e presidente di Confagricoltura Donna Umbria, Maria Grazia Maccherani, e dall’intervento dell’avvocato Maurita Lombardi, Presidente dell’associazione “Liberamente Donna” che gestisce i centri antiviolenza di Perugia, per un quadro d’insieme sulle azioni di contrasto alla violenza di genere, dalle tutele normative al sistema dei servizi di rete nella nostra regione. A seguire gli interventi della psichiatra Patrizia Moretti della Sezione di Psichiatria dell’Università degli Studi di Perugia che tratterà gli aspetti patologici e psicopatologici collegati alla violenza virtuale soffermandosi sugli impatti negativi di questa particolare forma di violenza sulle vittime; e dell’avvocato Emanuele Florindi, docente di Diritto dell’Informatica e di Informatica forense dell’Università degli Studi di Perugia che analizzerà il lato oscuro del web e dei social media rispetto alla violenza di genere ed ai reati a sfondo sessuale, fornendo indicazioni sul come difendersi da queste relazioni nocive. Chiuderà il convegno Michela Sambuchi, Dirigente Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Umbria che illustrerà le attività messe in campo dalla Polizia di Stato per contrastare la violenza virtuale ed educare ad un uso responsabile della rete.

“La “cyberviolenza di genere” – spiega ancora Agnusdei – è stata introdotta dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo tra le forme di violenza domestica ed è indubbio che ci sia un sempre crescente bisogno di sensibilizzare sull’argomento tutti gli attori sociali oltre che tutte le donne”.

Per la mattina di sabato 26 novembre, invece, è prevista insieme a Confagricoltura Donna Umbria in piazza della Repubblica a Perugiala vendita delle “Clementine antiviolenza”, una iniziativa nata nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro massacrata dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.Saranno messe in vendita clementine IGP messe a disposizione da una produttrice calabrese con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della violenza di genere e donare un supporto economico ad associazioni e centri antiviolenza