Umbria Jazz, ritorna al Santa Giuliana la splendida Diana Krall

Diana Krall torna ad Umbria Jazz ed animerà questa sera, venerdì 15 luglio, l’Arena del Santa Giuliana a Perugia. E’ la sola jazz singer a poter vantare otto album che hanno debuttato in cima alla classifica di Billboard riservata agli album di jazz. Ad ora, i suoi dischi hanno vinto due Grammy, dieci Juno Awards e nove Dischi d’Oro, tre di Platino e sette Multiplatino. Numeri a parte, la cantante/pianista canadese è forse la sola che può trascendere i singoli generi musicali e farsi amare da un pubblico trasversale. Una voce allo stesso tempo fresca e passionale, gestita con raffinatezza ritmica, ha scritto di lei il New York Times. Certo è che è molto difficile trovare in altre performer un tale mix di sofisticata vocalità e immediato appeal popolare. Dopo buoni studi musicali (Diana Krall è passata anche per le aule del Berklee) il debutto discografico, nel 1993, ha fatto decollare una straordinaria carriera che l’ha portata nei più importanti festival e sale da concerto del mondo. Con “Only Trust Your Heart”, l’anno successivo per GRP Records, cominciò la collaborazione con il grande produttore Tommy LiPuma che sarebbe durata fino alla morte di quest’ultimo, nel 2017. Una svolta importante è stato il contratto, nel 1998, con la prestigiosa etichetta Verve, la stessa che ha documentato molti fondamentali capitoli della storia del jazz. Nell’arco di questo brillante percorso artistico la Diana Krall performer ha ampliato i suoi interessi alla composizione, produzione, arrangiamento e ha collaborato con artisti come Paul McCartney, Barbra Streisand e Tony Bennett (il recente album “Love Is Here To Stay”). Il ritorno della Krall in Umbria è sempre un evento per il pubblico del Festival, che si è innamorato del suo elegante tocco pianistico e della calda vocalità praticamente subito, testimone dei primi passi italiani di quella che era destinata a diventare una star. Era il 1996 e la Krall si esibiva come resident artist in un piccolo club. Divenne presto chiaro che il jazz aveva finalmente trovato la degna erede, in chiave moderna, della figura di cantante-pianista che aveva avuto illustri precedenti come Carmen McRae, Betty Carter, Shirley Horn.

 

Prima di lei salirà sul palco sempre Pedro Martins, un bis dopo l’apertura di ieri sera prima dell’esibizione del grande Herbie Hancock.