“Vaccinazioni anticovid per i veterinari quanto prima”

E’ un vero grido di allarme quello del presidente dell’Ordine dei veterinari di Perugia Sandro Bianchini, che chiede vaccinazioni anticovid per i medici veterinari.

Non volevo arrivare a questo, ma come Presidente di un Ordine Professionale Sanitario, l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Perugia mi corre l’obbligo oltre a sentirmi in dovere, di difendere i diritti di TUTTI gli iscritti al nostro meritorio Ordine, attuando e mettendo in campo qualsiasi strategia o percorso utile allo scopo e cioè quello di dare la possibilità a TUTTI i colleghi Medici Veterinari, di ricevere la vaccinazione anti COVID-19.  In uno stato di diritto civile  un Ordine Provinciale non dovrebbe intervenire per garantire la tutela sanitaria ai propri iscritti, che dovrebbe essere un diritto acquisito“.

La Regione Umbria, da prima, ci ha inserito in FASE 3 tra i servizi essenziali come prevedeva il Piano Vaccinazione COVID-19 ,approvato con DGR n. 1319 del 31/12/2020, mentre i Sanitari erano in fase uno, come ad affermare che NOI Medici Veterinari non siamo sanitari”.

A seguito di colloqui con Amministratori dove si è appunto colta la difficoltà nell’accogliere la nostra richiesta per la scarsità di dosi, pur ribadendo e sottolineando che TUTTI i Medici Veterinari sono quotidianamente in prima linea nella difesa della salute pubblica e nel far rispettare le regole ad essa correlate, oltre all’importante opera di prevenzione sanitaria a difesa dell’igiene urbana, rurale e della Salute Pubblica, abbiamo visto l’interessamento alla nostra richiesta, di un gruppo di maggioranza in Regione ( FdI ) che il 26 gennaio porta la mozione per l’inclusione in FASE 1 di TUTTI i Medici Veterinari, come d’altronde le altre regioni limitrofe alla nostra, hanno già fatto appena iniziata la campagna di vaccinazione”.

Mozione approvata e deliberata ma che a distanza di venti giorni non ha determinato nulla, anzi si conclude la FASE 1 senza ancora una volta considerare il Medico Veterinario tra i SANITARI.

Con fermezza e determinazione chiedo ancora una volta all’Assessorato alla Salute, all’Ass. Luca Coletto oltre che alla nostra Presidente Dott.ssa Donatella Tesei che la vaccinazione anti Covid-19 DEBBA essere ESTESA a TUTTI i Medici Veterinari e non solo ai dirigenti Medici Veterinari del sistema sanitario nazionale che GIUSTAMENTE ne devono usufruire e che già hanno ricevuto la prima e seconda dose, compresi gli amministrativi e dipendenti.

Sono arrabbiatissimo, non ci sto a questo gioco, non ci servono contentini, considerato anche l’impegno che insieme a tutto il C.D. stiamo mettendo per ottenere la giusta considerazione in merito all’argomento.

Forse siamo su Scherzi a Parte, ma su questo argomento non si può scherzare.

Questo consiglio, appena insediato, si è messo subito a lavorare per affrontare diverse situazioni più o meno delicate, tra le quali questa della vaccinazione.

Siamo al punto che non si può più aspettare, ORA SI CHIEDONO I FATTI, COINVOLGENDO IMMEDIATAMENTE per lavaccinazione prima possibile TUTTI i Liberi Professionisti, i colleghi UNIPG, IZSUMPG, Informatori, che quotidianamente si trovano a confrontarsi, da vicino anche molto vicino a volte, con una utenza sempre più attenta alle esigenze dei propri animali, sempre più attenta alle esigenze degli allevamenti zootecnici e degli animali da reddito, sempre più attenta a ricevere nozioni affinché la salute del proprio animale o dei propri animali siano essi PET o animali da reddito, sia conservata in modo da garantire una percezione ottimale della salute animale e di conseguenza, per gli animali da reddito, una garanzia dei parametri igienico sanitari nella produzione primaria dei prodotti di origine animale a difesa della salute pubblica. Sappiamo benissimo quante zoonosi e quante situazioni di igiene urbana e rurale vengono affrontare e contrastate dai Medici Veterinari di ogni ordine e grado.

Conosciamo molto bene quale sia l’importante ruolo dei Liberi Professionisti che sono il sentore del territorio perché distribuiti in modo capillare su tutta la Provincia, in grado di essere i primi che potrebbero venire a contatto con zoonosi o altro di estremo interesse sanitario e di salute pubblica.

Se noi LP, in concerto con i colleghi Dipendenti di ogni ente, decidessimo di fermarci anche un solo giorno, il Sistema Sanitario Regionale andrebbe in crisi, noi non vogliamo questo, come non vogliamo togliere dosi vaccinali a coloro che ne hanno veramente bisogno e dalle quali ne traggono giovamento, ma se servisse a tutelare TUTTA la categoria allora ci fermeremo convinto che anche i colleghi dipendenti del SSN e non ho nulla per dubitarne, saranno sicuramente al fianco dei Liberi Professionisti, Informatori, UNIPG e IZSUMPG,  affinché si raggiunga il giusto riconoscimento ad una categoria che quotidianamente da molto a questa Regione ma che forse non è cosi apprezzata come in altre realtà regionali lo è.

Lavorare per questa categoria è importante come è importante la sua valenza nella vasta organizzazione del SSN, è ora di FARE gruppo perché solo cosi possiamo ottenere ciò che meritiamo e che ci aspetta, perché la Sanità senza veterinaria sarebbe come un albero senza foglie, senza nulla togliere ai nostri Colleghi della Medicina e Chirurgia e agli altri Sanitari.

Vorrei ricordare all’Assessore alla Sanità che in quasi tutte le Regioni d’Italia i colleghi Medici Veterinari sono stati inclusi tra i SANITARI in FASE 1, cerchi di recuperare il terreno perso nei nostri confronti convocando immediatamente chi di dovere per poter iniziare immediatamente la vaccinazione  di tutti i Medici Veterinari”.