Aeroporto, i progetti 2015-2016: tre nuove rotte, collegamento con un “hub”, apertura ai privati

PERUGIA – La seconda commissione ha approvato all’unanimità, l’aumento di capitale sociale della Sase spa-esercizio del diritto di opzione. L’occasione per fare il punto sui progetti dell’aeroporto.

L’atto, infatti, era stato illustrato in Commissione nel corso della seduta del 5 dicembre scorso e la Commissione aveva deciso di approfondire il merito della preconsiliare tramite audizione del presidente di Sase, Mario Fagotti e degli assessori comunali competenti.

Dunque la seduta di oggi si è aperta con l’intervento del presidente di Sase. Fagotti ha ricordato che Sase, per la prima volta, è in grado da ora in avanti di poter gestire in maniera non precaria la struttura di Sant’Egidio; ciò grazie anche all’impegno messo in campo da Regione ed Istituzioni che, nel recente passato, hanno contestato con forza i provvedimenti assunti dal dimissionario Governo Monti (esclusione di Sant’Egidio dal piano nazionale degli aeroporti). Quella decisione, infatti, avrebbe vanificato gli ingenti investimenti compiuti in precedenza sull’aeroporto umbro. La seconda vittoria è stata, invece, quelle di essere riusciti ad invertire la tendenza politica di non concedere ai piccoli aeroporti le concessioni ventennali. Al contrario tale “licenza” è stata rilasciata a maggio 2014 e consentirà a Sase di operare al meglio.

Entrando nel dettaglio tecnico, il presidente ha chiarito che rispetto al previsionale (si parlava di 250.000 passeggeri), Sant’Egidio ha chiuso nel 2014 con un risultato di 210.000 passeggeri che sarebbe lievitato a 240.000 se non vi fosse stato il fallimento della compagnia che copriva la tratta su Tirana. Per il 2015 il previsionale punta agli oltre 350.000 utenti.

Per quanto riguarda il collegamento con gli aeroporti definiti “Hub”, ossia ad alta concentrazione di voli, Fagotti ha sottolineato che si tratta di un progetto fondamentale per Sase sul quale si sta lavorando alacremente, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti entro breve termine.

Quanto alle future nuove destinazioni, per ora è ufficiale che Ryanair attiverà il volo su Brindisi, ma per il 2016 saranno almeno tre le ulteriori destinazioni che tale compagnia si è impegnata a collegare con Sant’Egidio. In senso generale il presidente di Sase ha rivolto un invito alle Istituzioni teso all’introduzione e sviluppo di progetti finalizzati alla promozione turistica del territorio umbro e, di conseguenza, dello stesso aeroporto, così da dimostrare coi fatti che si crede fermamente in questa struttura determinante per l’intera regione.

Quanto all’apertura della società al privato, Fagotti ha chiarito che è allo studio l’ipotesi di effettuare un nuovo e sostanzioso aumento di capitale riservato al privato, proprio con l’obiettivo di sviluppare importanti investimenti.

Ultimo accenno sulle criticità concernenti gli attuali collegamenti da e per l’aeroporto. L’obiettivo primario deve essere di potenziare l’interscambio ferroviario, soluzione che consentirebbe di far arrivare i passeggeri in due ore a Roma, trasformando di fatto Sant’Egidio nel terzo aeroporto della Capitale. Questo progetto è allo studio da parte delle Ferrovie Italiane, ma i tempi, secondo tradizione, sono lunghissimi.

Per questo, essendo tecnicamente possibile la creazione di una stazione nei pressi di Sant’Egidio, si sta valutando l’ipotesi nel breve periodo di creare lì un scalo che serva la tratta Foligno-Terontola.

Lungo e dettagliato l’intervento offerto dall’Assessore Fioroni che ha spaziato sulla materia a 360 gradi Fioroni ha ricordato che la ricapitalizzazione in esame è legata ad un progetto di sviluppo e di marketing territoriale; certamente si tratta di un’operazione non facile oggi, perché nel recente passato le precedenti Amministrazione avevano deciso di soprassedere da simili operazioni di ricapitalizzazione.

“Lo sviluppo di Sant’Egidio – ha commentato – è fondamentale per tutta la Regione perché è in grado, in caso di importante aumento del numero dei passeggeri, di ingenerare ricchezza per tutto il tessuto sociale ed economico dell’Umbria. Tuttavia ottenere una buona redditività da strutture di dimensioni limitate come Sant’Egidio non è impresa semplice, perché il modello del cosiddetto aeroporto regionale è strettamente connesso al tema delle compagnie low cost, le cui politiche (in primis quelle sui bagagli) tendono a sfavorire gli acquisti commerciali all’interno degli scali”.

Secondo Fioroni dare impulso a Sant’Egidio sarà decisivo per garantire un significativo sviluppo del territorio: per “nobilitare” uno scalo, tuttavia, non basterà aumentare le tratte, ma bisognerà potenziare la redditività delle stesse, rendendo attrattiva la struttura aeroportuale. Per questo la ricapitalizzazione assume un peso fondamentale, perché finalizzata al progetto di rendere l’aeroporto struttura di valenza nazionale.

In questo percorso è determinante il contributo che i territori dovranno fornire al progetto: innanzitutto potenziando i rapporti con le compagnie aeree, tanto da sviluppare campagne pubblicitarie mirate soprattutto negli scali esteri (vedi Londra), e poi stringendo rapporti, anche sorta di gemellaggi, con le città collegate. Fioroni ha riferito che una delle proposte allo studio è di stimolare concretamente l’apertura di Sase ai soggetti privati, anche esteri.

Entrando nel dettaglio delle attuali carenze, l’Assessore ha posto l’accento sulla mancanza dei collegamenti intermodali. In questa partita è prioritario pianificare al più presto un sistema di collegamento per Roma via treno per consentire di raggiungere comodamente la Capitale in due ore. Ciò potrebbe avvenire, in primis, accedendo alla rete dell’alta velocità, ma, nel medio periodo, anche sviluppando la rete Orte-Falconara.

Si tratta, però, di progetti di non breve realizzazione; pertanto tutte le Istituzioni regionali interessate devono attivarsi per studiare in maniera condivisa soluzioni più rapide, ma funzionali all’obiettivo. Fioroni, nell’annunciare che il Comune sta studiando progetti che rendano attrattivo il territorio e lo scalo di Sant’Egidio, ha confermato che l’Amministrazione sta effettuando sulla ricapitalizzazione una scelta convinta ed ha la forte volontà di contribuire a sviluppare progetti che rendano attrattivo lo scalo ed il territorio, sull’esperienza di quanto avviene in regioni vicine (es. Toscana).

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