Alto Chiascio, i sindacati incontrano il direttore del distretto sociosanitario: futuro e prospettive all’ordine del giorno

GUBBIO – Difficoltà economiche, ma anche prospettive alla luce delle ristrutturazioni degli ex ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino. Di questo si è parlato lo scorso 14 luglio, in un incontro tra il direttore del distretto socio sanitario Alto Chiascio, il dottor Anna Rita Comodi, e una delegazione sindacale di CGIL CISL UIL Territoriali, unitamente alle organizzazioni dei pensionati, SPI CGIL FNP CISL UIL UILP, presso la sede in via Cavour a Gubbio. Esaminate le problematiche riguardanti l’attuazione del Piano integrato territoriale per la non autosufficienza e il programma attuativo distrettuale, anche in relazione alle indicazioni contenute nel nuovo Piano sociale Regionale.

Nell’incontro sono stati esaminati gli aspetti relativi ai tempi ed alle modalità del processo di ristrutturazione dei due ex Ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino e al loro riutilizzo come luoghi di servizio per prestazioni socio sanitarie. Si è convenuto anche di aprire una riflessione sulla funzione che queste strutture e i servizi che vi verranno localizzati dovranno svolgere nell’ambito della salute per i cittadini del territorio. Il confronto si è sviluppato sulle tematiche della non autosufficienza dei minori,adulti ed anziani e sulle politiche ed azioni messe in campo per rispondere alle esigenze di assistenza verso quei soggetti deboli e in difficoltà e le loro famiglie.

Si è messa in luce la difficoltà di ordine finanziario che potrebbe determinarsi essendo le risorse ripartite dalla Regione per il Distretto ALTO CHIASCIO non adeguate e sufficienti, considerando l’alta incidenza delle persone anziane e sole, con problematicità e la necessità di dare risposte assistenziali qualificate. Il tavolo di confronto è stato anche caratterizzato dall’approfondimento del funzionamento delle RSA presso l’ospedale di Branca e presso EASP DI Gualdo Tadino, per assistere pazienti che escono dai reparti che hanno bisogno di un periodo intermedio a minor carico assistenziale.

Particolare attenzione è stata dedicata alle difficoltà delle persone sole e che vivono nella fascia Appenninica ed alla necessità di garantire servizi e prestazioni sociali e sanitarie, anche con un migliore utilizzo della medicina di base integrata con la Guardia Medica. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto, al fine di continuare il confronto e di analizzare nel dettaglio la situazione reale dei servizi, di avere dei dati aggiornati del distretto alto Chiascio.

CGIL CISL UIL ALTA UMBRIA

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