Area di Crisi Complessa nel territorio ternano

TERNI – Grazie a un importante gioco di squadra tra istituzioni pubbliche è stato possibile reaggiungere un importante traguardo per tutto il territorio ternano, vale a dire la richiesta di riconscimento dell’Area di Crisi Complessa. E così che facendo sistema si potrà voltare pagina e avviare una nuova fase di crescita del territorio. Le parti interessate al conseguimento di questo obiettivo sono la Regione Umbria, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i parlamentari umbri, le amministrazioni comunali interessate, le organizzazioni sindacali le associazioni di Ccategoria. Ora il cambiamento economico e sociale potrebbe diventare realtà e si potranno realizzare piani di sviluppo per la grande industria, ma ci sarà spazio anche per le piccole e medie imprese grazie alla “call” di Invitalia. Il Direttore di Confartigianato Imprese Terni Michele Medori, soddisfatto, afferma: “Sintomo, che questo tessuto rappresentato da micro, oiccole e medie Imprese non solo non vuole soccombere davanti alle criticità legate alla crisi e agli annessi problemi insiti sul territorio ma che, piuttosto, vuole rendersi protagonista della scena, anzi, dello scenario che sta per presentarsi. Il percorso attivato fin dai primi momenti in cui si è inteso anche solo parlare di Area di Crisi Complessa, dove inizialmente si è corso il rischio di cadere in vizi demagogici, anche politici, polemiche e timori infondati per ‘un’etichetta scomoda’, si è rivelato uno strumento per riconoscere tutti insieme la gravità di uno ‘stato’ innegabilmente difficile da recuperare, e le iniziative, gli incontri organizzati per parlarne e per ascoltare gli Imprenditori hanno delineato uno spirito piuttosto interessato e incuriosito che ci vede, oggi, soddisfatti perché l’impegno da tutti profuso porterà senza dubbio ricadute positive nel medio e lungo periodo. Sull’innovazione, l’ammodernamento infrastrutturale, la ricerca scientifica, la riqualificazione ambientale, la crescita dei livelli occupazionali del nostro Territorio nessuno ha dubbi e se le risorse che giungeranno certificano tempi maturi per il famigerato cambiamento di Terni e della sua Provincia, possiamo anche affermare che un cambiamento, una dimostrazione di maturità c’è stata anche da parte delle Imprese, che non hanno scelto di stare a guardare o arrendersi, ma di partecipare con interesse e iniziativa alla svolta possibile”. E poi continua: “Dalla nostra continueremo a lavorare per il rilancio e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per sostenere, anche attraverso  le risorse messe a disposizione dall’Area di Crisi Complessa, programmi di investimento per il Territorio e la sua economia“. Il Direttore dell’Associazione conclude sostenendo che “inizialmente  non è stato semplice rendere note tutte le caratteristiche positive delle risorse a disposizione, ma le risposte sono arrivate attraverso proposte significative. Sostenere le imprese che vogliono innovarsi e che vogliono salvaguardare e creare nuova occupazione resta la nostra “mission” per la quale, quotidianamente, impegniamo competenze ed energie. È sempre stata la nostra risposta alle esigenze degli Imprenditori e del Territorio in cui operano. Per Confartigianato Imprese Terni lavorare uniti per Progetti così importanti e di ampio respiro è la strada più impegnativa, ma certamente la più promettente in termini di risultati. Le aziende non vogliono sussidi, ma reclamano importanti risorse per sostenere progetti diretti a rimettere in moto l’economia del territorio, incrementare l’occupazione e stabilizzare la ‘salute’ economica e sociale del Tessuto produttivo che, non c’è bisogno di ricordarlo, versa in condizioni critiche stazionarie da lungo tempo. Le Imprese hanno fatto un patto con il Territorio per dare risposte all’emergenza lavoro e agganciare davvero la ripresa, di cui per molto tempo si è solo sentito parlare, rilanciare e riqualificare lo sviluppo del Tessuto produttivo e manifatturiero locale, nonché della sua occupazione.”

 

 

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