Terni, maestra di sostegno condannata a 10 mesi di reclusione: mortificava la dignità dei piccoli

Era accusata di aver avuto nei confronti di alcuni bambini delle elementari un “comportamento vessatorio , rivolgendo loro espressioni offensive e denigratorie  che ne mortificavano la dignità”. L’accusa era di “abuso dei mezzi di correzione o di disciplina”. Un insegnante di sostegno ternana è stata condannata dal Tribunale di Terni a dieci mesi di reclusione – pena sospesa –  e al risarcimento da stabilire in sede civile. Dodici mila euro, come provvisionale, da dare subito a due genitori di altrettante alunne che si sono costituiti  come parte civile al processo. La difesa comunque ha annunciato di ricorrere in appello. Secondo l’accusa alcuni comportamenti dell’insegnante erano approdati a vere e proprie mortificazioni, soprattutto nei confronti di tre alunne. In una occasione avrebbe vietato ad una bambina di appendere il proprio disegno insieme a quelli degli altri; ad un’altra, con problematiche di apprendimento, gli avrebbe strappato di mano la penna in modo brusco; un’altra alunna sarebbe stata accusata di “fargli perdere tempo”; in un paio di occasioni avrebbe acciuffato il grembiule di una bambina accusata di non averla salutata e quindi fatta tornare in classe. I fatti risalgono al periodo fra 2018 e 2019. La sentenza è arrivata dopo tre anni.