Assisi, l’ospedale non chiuderà, Barberini: “Sarà potenziato e rilanciato”

ASSISI – L’ospedale di Assisi non verrà chiuso, ma potenziato e rilanciato. Parola dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, che il primo agosto ha visitato il nosocomio e incontrato gli operatori per un confronto definito “molto positivo” sul futuro del presidio, insieme al sindaco della città serafica, Stefania Proietti, al direttore della Usl Umbria 1, Andrea Casciarri e al direttore del presidio ospedaliero, Gigliola Rosignoli.
“Nessuna chiusura – ha detto Barberini – ma riorganizzazione, potenziamento e rilancio del nosocomio con l’inserimento nella rete ospedaliera regionale e l’attribuzione di competenze specifiche, per garantire servizi di qualità sul territorio, in particolare nelle attività sanitarie programmate, in stretta collaborazione con l’azienda ospedaliera di Perugia. Proporremo il raddoppio delle sedute di chirurgia pediatrica (nel 2015, in Umbria, ci sono stati circa 800 casi di bambini costretti and andare fuori regione per interventi particolari), il potenziamento delle sedute di chirurgia oculistica, l’attivazione della chirurgia della mano garantita da medici della chirurgia plastico-ricostruttiva, la messa a regime dell’unità integrata per lo scompenso cardiaco, con una serie di servizi come ad esempio consulenze cardiologiche H12. Tutto ciò senza dimenticare che siamo in una realtà a forte richiamo turistico, per cui è necessario un pronto soccorso adeguato a rispondere a molteplici esigenze”.

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