Ast, missione Leopolda compiuta, Renzi si impegna, gli operai ora vogliono i fatti

La missione Leopolda è compiuta. Le Rsu dell’Ast riescono a parlare con il premier Renzi e ottengono da parte del presidente del Consiglio degli impegni in prima persona. Gli operai ternani ora attendono fatti concreti. E’ questa l’estrema sintesi di una giornata che ha segnato certamente un punto a favore dei lavoratori di viale Brin: il faccia a faccia con il premier. L’incontro non era scontato. Un faccia a faccia che ha consentito ai rappresentanti dei lavoratori ternani, accompagnati dal sindaco Di Girolamo, di dire finalmente la loro. Dopo aver ribadito le posizioni comuni, hanno chiesto a Renzi di intervenire in prima persona.

Le Rsu hanno chiesto che all’incontro convocato per mercoledì tra il ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi, e l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, vengano rimosse le azioni unilaterali fin qui effettuate dall’azienda relative all’abbassamento della turnistica nell’area a caldo, onde consentire in un clima più sereno la ripresa della discussione in sede governativa prima possibile.

Sempre le Rsu hanno chiesto di dimostrare con i fatti e non con gli slogan che il sito di Terni è strategico e che di conseguenza è necessario trovare le contromisure per modificare il Piano industriale, garantendo i volumi per Ast.

Il presidente del Consiglio si è assunto l’impegno di seguire in prima persona la vicenda e in questo senso ha detto che chiamerà il governo tedesco per cercare di intervenire su ThyssenKrupp. Renzi chiederà il ritiro delle azioni unilaterali per riaprire la trattativa ed rntro lunedì della prossima settimana convocherà un tavolo per fare il punto della situazione dopo la riunione che si svolgerà mercoledì. Il Governo sarebbe pronto anche ad utilizzare risorse pubbliche per Ast.

Tornati a Terni, i rappresentanti dei lavoratori hanno riferito l’esito dell’incontro alle centinaia di operai che si sono ritrovati in assemblea davanti a viale Brin. L’appello unanime al termine della riunione è stato che “l’impegno del premier Renzi si deve tradurre in atti concreti” nei tavoli di confronto.

Dopo aver sottolineato che entro il 3 novembre le rappresentanze sindacali saranno riconvocate da Renzi, i delegati Rsu hanno detto che “ci attende dunque un’altra settimana di sacrifici ma noi non molliamo di una virgola e non prestiamo il fianco a divisioni e polemiche. Finché le parole di Renzi non si tradurranno in fatti si rimarrà qui. Le dichiarazioni di volontà – hanno concluso – si devono tramutare in maniera concreta, solo successivamente daremo i nostri giudizi”.

Lo sciopero a oltranza, dunque, prosegue così come i presidi nelle due portinerie dello stabilimento, in prefettura e in Comune.

LA CRONACA DELLA GIORNATA Sono partiti questa mattina intorno alle 6. Gli operai dell’Ast vanno a Firenze alla Leopolda, dove è in corso la convention dei renziani, per incontrare il premier.

“Visto che Renzi non è venuto da noi – hanno detto – siamo noi ad andare da lui”. Insieme a loro il sindaco Di Girolamo che, di pari passo con l’ultima mobilitazione dei lavoratori che da mercoledì sono in sciopero ad oltranza, ha alzato la voce arrivando anche a proporre di boicottare l’acquisto dei prodotti Thyssen.

I lavoratori così come il primo cittadino chiedono al Governo un cambio di passo rispetto alla gestione della vertenza. Sollecitano un ruolo da protagonista e non da arbitro del presidente del consiglio Renzi e invocano la ripresa della trattativa con l’azienda, interrotta l’8 ottobre a Roma. Una rottura che ha segnato da parte dell’Ast l’avvio di una serie di iniziative unilaterali a partire dall’invio delle 537 lettere di mobilità fino ad arrivare alla riduzione dei turni nell’area a caldo.

ORE 9.15 i consiglieri comunali di Terni, accompagnati dal presidente del consiglio, Giuseppe Mascio e gli altri ternani che si sono mossi con i mezzi propri sono arrivati alla Leopolda e sono in attesa dell’arrivo del pullman degli operai che dovrebbe arrivare a minuti.

ORE 9.30 arriva il pullman degli operai.

ORE 9.45 I lavoratori sono “assediati” dai mass media locali e nazionali che stanno chiedendo loro particolari della vertenza di Terni e della loro “trasferta” a Firenze

ORE 9.50 Sindaco e Rsu sono entrati alla Leopolda, tentano di essere ricevuti da Renzi

ORE 10.00: il premier Renzi sta incontrando il sindaco Di Girolamo e la rsu dell’Ast. Renzi è accompagnato dal ministro del Lavoro, Poletti, e da quello delle Riforme, Boschi. Con i lavoratori insieme al sindaco Di Girolamo, c’è la vicepresidente della Camera, Marina Sereni

ORE 10.30: Concluso l’incontro con Renzi. Un faccia  faccia ritenuto positivo perché è stata la prima volta che i rappresentanti dei lavoratori hanno avuto l’occasione per esporre al premier le loro ragioni e la loro visione della vertenza. Da quanto si è potuto apprendere il presidente del Consiglio ha riconosciuto la strategicità del sito ternano. Ha ricordato agli operai l’appuntamento di mercoledì tra il ministro Guidi e l’amministratore delegato di Ast, Morselli. Renzi si è anche impegnato incontrare di nuovo tra una settimana i lavoratori, tra venerdì e lunedì prossimi.

A riferire dell’esito dell’incontro agli operai che attendevano fuori è stato Emilio Trotti, delegato Fim.

“Renzi ci ha detto che da oggi si impegnerà in prima persona e sarà pronto a riconvocare un tavolo immediato a seconda di come andrà la riunione di mercoledì – ha detto Trotti – quindi tra venerdì e lunedì si è impegnato a riconvocare subito le parti, con una delegazione ristretta per essere più operativi possibile. Non sapeva che siamo in sciopero permanente – ha aggiunto il sindacalista – quindi a novembre rischiamo di non prendere nemmeno un euro. Gli abbiamo detto che nell’incontro che ci sarà mercoledì con l’amministratore delegato, il ministro Federica Guidi chieda di ritirare questa procedura in modo che si possa rientrare in fabbrica, perché la discussione è aperta e ne discuteremo su un nuovo tavolo. Renzi – ha concluso Trotti – si è posto come uno di noi”.

“Abbiamo incontrato i lavoratori Ast e abbiamo deciso che ci rivedremo la prossima settimana – ha riferito il ministro Poletti – intanto il governo e le istituzioni locali continueranno a fare di tutto per superare lo stallo. Ministero del lavoro, dello Sviluppo e Palazzo Chigi sono in campo per muovere le cose”.

ORE 15.30: Di ritorno da Firenze è convocata per le 15.30 l’assemblea di fabbrica per riferire degli esiti dell’incontro con Renzi.

 

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