Ast, terminato l’incontro a Monaco di Baviera, Thyssen: “L’accordo va trovato con Morselli”, i sindacati: “Passi in avanti ma non sufficienti”

Lo avevano messo in preventivo: I sindacati avevano previsto che dall’incontro di oggi non avrebbero tirato fuori un granché. La Thyssen ha confermato il piano di luglio così come la fiducia all’ad Lucia Morselli a cui,  tra l’altro,  oggi il board della TK ha dato “pieno mandato” a trovare un accordo nella sede del ministero.  Nell’incontro di Monaco non sono stati fatti grandi passi in avanti.  “I vertici tedeschi si sono mostrati cautamente disponibili a un dialogo che renda possibile e sostenibile garantire un futuro alle Acciaierie di Terni”, dice il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro. “L’azienda – afferma ancora Vicaro in una nota – ha confermato la volontà di mantenere il sito e non metterlo in vendita, effettuando una verifica sul secondo forno allo scadere dei due anni. Da parte nostra abbiamo ribadito che non accetteremo accordi al ribasso, e che il piano di luglio va modificato ma siamo disponibili a trovare un accordo in tempi brevi a patto di ripristinare un clima di fiducia, soprattutto sul futuro dello stabilimento”.

La cronaca della giornata

Comincia una settimana decisiva e tutta in salita per la vertenza Ast. Una vertenza le cui sorti dipenderanno molto dall’esito dell’incontro che ci sarà da qui a qualche ora tra i sindacati e il board della Thyssenkrupp, la multinazionale tedesca proprietaria di Ast. Il momento del faccia a faccia, tanto invocato da mesi, è arrivato: alle 14 di oggi è fissato l’incontro a Monaco di Baviera. I sindacati ribadiranno i loro punti, le condizioni essenziali per arrivare a un eventuale accordo. Un accordo che non è scontato e che è tutto da costruire. A Roma, venerdì i sindacati hanno fatto un mezzo passo avanti quando il Governo, concordando con i sindacati sul mantenimento dell’attuale assetto produttivo dei due forni, ha chiesto all’Ast di togliere la pregiudiziale dei 24 mesi.

Sull’incontro di Monaco c’è molta attesa. La riunione determinerà anche l’andamento del nuovo incontro fissato per domani al Mise. Mercoledì i sindacati faranno il punto della situazione con i lavoratori che sono ancora in sciopero, Nella stessa giornata, con tutta probabilità, incontreranno anche i dipendenti della Ilserv. Se si dovesse giungere a un accordo, questo potrebbe essere firmato già nella giornata di giovedì.

ORE 14.20 Cominciato in un albergo di Monaco di Baviera l’atteso faccia a faccia tra i sindacati territoriali e nazionali e il board della Thyssenkrupp (la foto dell’incontro è tratta dal blog Io sto con l’Ast). All’incontro sono presenti anche l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, il capo del personale Ferrucci e per la Thyssen, Marcus Bistram.

ORE 14.45 La Thyssen riconferma il piano di luglio e la fiducia all’amministratore delegato Lucia Morselli. Tk ha detto di non avere intenzione di chiudere Ast, “Sarebbe un’idiozia” ha detto Bistram. Il board ha sottolineato come gli aiuti statali non siano strettamente necessari perché questi assicurerebbero la gestione solo nel breve periodo.  “Ad Ast – ha detto Bistram – vogliamo assicurare un futuro sostenibile e durevole”. Bistram, pur confermando il piano industriale quadriennale,  ha ribadito la necessità di una verifica sul mantenimento dei due forni,  auspica al tempo stesso di raggiungere un accordo per un futuro sostenibile di Ast a partire dall’incontro di domani al Ministero.

ORE 15.05 I sindacati stanno  riproponendo le possibili alternative contrapposte a quelle aziendali:  le agevolazioni che potrebbe mettere in campo il governo e l’utilizzo dei contratti di solidarietà.

ORE 15.30 I sindacati hanno consegnato un proprio documento a Markus Bistram spiegando all’interno sono contenute le considerazioni del sindacato sul piano presentato a luglio e le proposte alternative che, secondo i rappresentanti dei lavoratori devono “essere prese in esame serenamente e senza pregiudiziali”.

ORE 16.20 La riunione inizia ad entrare nel vivo. Secondo quanto è dato sapere, pare che l’elemento di forza dell’Ast sarà la qualità

ORE 16.40 Terminato l’incontro. Ecco la sintesi degli interventi:

Il Board della TK Materials ritiene che debba trovarsi un accordo per il bene di AST, da trovare in Italia con la Morselli che ha piena fiducia e mandato a farlo.
AST ha perso molti milioni di euro negli ultimi anni per questo non ci sono stati più compratori per questo è inevitabile una ristrutturazione non temporanea ma strutturale. La verifica del secondo forno fa parte di questo piano perché c è una sopra capacità di Acciaio in Europa che non può essere ignorata. La quantità che si fa non sempre è utile bisogna puntare sulla qualità e sul guadagno.

TK non vuole chiudere AST ma rilanciarla motivo per il quale è stata inserita nel settore Materials che è un grande centro di vendita di Acciaio e avendo solo AST non c è la concorrenza in casa TK. Ribadiamo che vogliamo investire su Terni compresa la linea 5 e tutto il resto detto dall’ A.D.

Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali non temporanee ecco perché alcuni aiuti statali non sono sufficienti perché traguardano a breve distanza. Per il personale applichiamo quanto previsto dall’ Italia cosi come fatto per la Germania ma non le possiamo paragonare sono situazioni diverse. Lo sciopero che si sta facendo mette a rischio la stabilità dell’ Azienda e dei lavoratori. Non possiamo dire di essere sempre allo stesso piano perché lo abbiamo modificato in alcuni punti raccogliendo anche proposte sindacali per questo crediamo che bisogna cercare di trovare un dialogo più disteso per poter trovare un accordo che soddisfa le parti.

Il Sindacato ribadisce le proprie posizioni riconoscendo dei passi in avanti ma non li ritiene ancora sufficienti specialmente sui volumi. “Abbiamo consegnato una documentazione che attesta le nostre modifiche al piano. Abbiamo affermato che ci auguriamo e ci aspettiamo che dopo questo confronto domani al Ministero ci siano quei cambiamenti utili a poter trovare una strada da percorrere insieme per poter giungere ad un accordo”.

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