Avviate indagini per truffa alla Clinica Liotti

PERUGIA – Il pm Mario Formisano sta portando avanti un’inchiesta in cui si contesta all’ex dirigente del servizio accreditamento della direzione regionale salute, Antonio Perelli, una truffa in cui risulta parte lesa la clinica Liotti e un falso per aver «alterato il testo» di una delibera della Giunta regionale dopo che era stata già approvata. Secondo quanto riportato dalle colonne de La Nazione, Perelli avrebbe «dichiarato falsamente la mancanza di posti nel piano sanitario regionale per la realizzazione di una nuova attività di riabilitazione extra-ospedaliera nonostante ve ne fosse disponibilità, inducendo in errore l’Ad della casa di cura Liotti, indirizzandolo reiteratamente, fino a convincerlo, ad acquistare il ramo d’azienda del Centro Medico spazio Salute di Kurtsopulos Pantelis (anche lui indagato nell’inchiesta) già titolare di un’autorizzazione, procurandogli un ingiusto profitto in danno della clinica Liotti» per un ammontare di circa 300 mila euro, di cui «150 mila versato come acconto alla stipula del contratto». Inoltre, Perelli – accusato per questo anche di abuso d’ufficio – avrebbe detto a Liotti che «i posti letto in realtà esistenti non ancora assegnati, non erano disponibili m quanto ‘promessi’ a Kurtsopulos e Walter Novellino (estraneo all’inchiesta, ndr)». Per lo stesso episodio, Perelli, Luca Orlandi e Kurtsopulos sono accusati anche di concussione perché avrebbero «ritardato reiteratamente» la richiesta di accesso agli atti fatta dalla Clinica Liotti, «minacciando (il Perelli, ndr) l’ad della casa di cura che ‘dopo il pensionamento’ la pratica sarebbe stata molto più incerta». Per quanto concerne invece l’accusa di falso Perelli e la funzionaria Linda Richieri risultano accusati per aver «alterato» e «sostituito nella delibera e negli atti istruttori frasi mai valutate dalla giunta regionale» quando venne dato l’ok per la trasformazione del Comitato etico delle aziende sanitarie in ‘Centro di riferimento regionale per la ricerca e la sperimentazione clinica’. Oltre a ciò sono pure emersi episodi di peculato: Perelli e Richieri avrebbero trasferito sui loro conti dei soldi del comitato etico.

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