Banca Etruria, indagati i vertici. Palazzo Cesaroni chiama in audizione Bankitalia

PERUGIA – Indagati i vertici di Banca Etruria. L’ipotesi su cui si sta muovendo la Procura di Arezzo è la concessione di crediti ai vertici, senza la necessaria comunicazione del conflitto d’interessi. Per questo motivo sono finiti nel registro degli indagati i nomi di Lorenzo Rosi, presidente di Banca Etruria, e Luciano Nataloni, consigliere. Quello sotto la lente della Procura sarebbe un aspetto della malagestione che ha portato gli ispettori, nel 2014, a dichiarare 3 miliardi di crediti cattivi. Nell’inchiesta anche l’ipotesi di truffa a danno dei risparmiatori, emergerebbe infatti che le obbligazioni sarebbero state vendute anche dopo il commissariamento di Bankitalia.

La polemica politica intorno ai fatti di Banca Etruria nel frattempo continua. Il 18 dicembre i militanti del Carroccio umbro saranno di fronte alle filiali di Banca delle Marche e della Banca Etruria presenti in Umbria per protestare. Da Palazzo Cesaroni nel frattempo è partita una richiesta di audizione ai vertici di Banca d’Italia e Abi Umbria, con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto e rassicurare i risparmiatori. Oggi intanto l’Adoc Umbria presenta un doppio esposto, uno alla Procura di Perugia e uno in quella di Terni.

 

 

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