Banca Etruria, parte l’inchiesta sulle responsabilità del “buco”

PERUGIA – La Procura di Arezzo avvia l’inchiesta per verificare l’operato dei dirigenti di Banca Etruria in merito alla gestione delle obbligazioni subordinate. Come anticipa il Corriere della Sera, sarà il procuratore Roberto Rossi ad occuparsene. Il magistrato da qualche giorno sta già lavorando in stretto contatto con la Guardia di finanza, con l’obiettivo di svolgere accertamenti sul buco di tre miliardi di euro che ha portato l’istituto di credito al baratro.

Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori ci sarebbero spese pazze per consulenze e compensi tra il 2013 e il 2014. In questo contesto si inserisce la polemica politica che tocca il padre della ministra Boschi, Pierluigi, e il genitore del premier, Tiziano Renzi. Sul tavolo del procuratore ci sono anche gli esposti presentati dalle associazioni dei consumatori. Associazioni che sui territori si mobilitano. Ieri Federconsumatori, in Umbria, ha riunito un centinaio di persone a Costacciaro, piccolo borgo della fascia appenninica, dove in molti sono stati i frodati.

Tra le vittime del Salvabanche spunta poi un fortunato, passato dalle stelle alle stalle. Si parla di uno dei vincitori del Supernalotto del 2011, gruppo di eugubini che sbancò il jackpot. Il gruppo compilòuna schedina al bar Europa che poi si rivelò vincente. L’uomo in questione investi i suoi 600mila euro in obbligazioni subordinate con interessi vantaggiosi. In questi giorni la scopera, anche lui ha perso tutto.

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