Bilancio della Regione, ok dalla Prima commissione. La presidente Marini: “Nessun taglio al welfare”

PERUGIA – Invarianza della pressione fiscale, conferma delle esenzioni del bilancio 2016, riduzione dei finanziamenti per enti e società partecipate all’interno del quadro delle riforme, finanziamento del fondo crediti di dubbia esigibilità. Sono queste le linee guida della manovra di bilancio approvata giovedì dalla Prima commissione, alla presenza della presidente della Regione Catiuscia Marini e dell’assessore regionale Antonio Bartolini. La presidente ha voluto specificare alcuni aspetti che erano emersi nelle scorse riunioni, durante le quali si era parlato di un “bilancio lacrime e sangue”, a causa di tagli governativi pesanti.

In realtà i tagli saranno relativi alle minori capacità di investimento e non andranno a incidere sul fronte della sanità e del welfare dove anzi, la Marini ha specificato che i soldi aumenteranno e che si è programmato tenendo conto di un quadro complessivo, con tutte le forme di finanziamento esistenti. Nello specifico la manovra si articola in diversi atti. Per la “legge di stabilità” si prevedono 400mila euro per interventi di potenziamento idraulico dei fiumi, 6mila euro per la consigliera regionale di parità, si istituisce un fondo di rotazione di 5 milioni di euro per l’Afor. Si abolisce poi l’obbligo di allegazione dei bilanci delle società partecipate. Nel DDl Bilancio si mantiene anche la spesa regionale in equilibrio, ai livelli del 2016 con la vera sfida che è il pieno utilizzo delle risorse europee.

Diversi gli emendamenti e notevole il dibattito su questo. I più aggressivi quelli del Movimento 5 Stelle, che hanno previsto tagli per il Teatro stabile dell’Umbria e un cambio di contratto ai lavoratori Gepafin. Il tutto per incrementare il sociale e il welfare. A muso duro la presidente Marini: “La mia cultura di sinistra mi dice di costruire una politica che non mi faccia scegliere tra cultura e sociale”. Da segnalare poi un emendamento Chiacchieroni per un finanziamento su una ricerca per l’Alto Orvietano, che sarà riproposto in aula, uno di Leonelli per 30mila euro per un osservatorio istituito dalla commissione Antimafia. 200mila euro poi vengono stanziati con un emendamento della giunta sul bilancio per quanto riguarda le politiche di genere.

L’atto approda il 20 e il 21 dicembre in consiglio regionale.

 

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