Calcioscommesse, il portiere del Perugia Rosati rischia tre anni e mezzo di squalifica

Tre anni e mezzo di squalifica. E’ questa la richiesta del Procuratore Federale Stefano Palazzi sulla base dei nuovi atti dell’inchiesta sul calcioscommesse di Cremona che ha all’improvviso turbato la quiete del Perugia, intento a preparare la sfida di Coppa Italia contro il Milan in programma lunedì alle ore 21. La partita in questione è Lecce – Lazio del 2011, terminata 4-2 per la formazione capitolina. Tutto è scaturito dall’interrogatorio di Ilievsky davanti al gip Guido Salvini e al procuratore Roberto di Martino avvenuto lo scorso 27 aprile, che ha convinto Palazzi ad agire in questa direzione. L’attuale numero uno biancorosso era già stato sentito dalla giustizia sportiva due anni fa, quando venne deferito per illecito sportivo per quanto riguarda il quarto filone dell’inchiesta di Cremona e sempre in relazione alla stessa partita, vale a dire Lecce-Lazio; anche il quel caso Palazzi richiese per lui 3 anni e 6 mesi di squalifica ma il processo si concluse con l’assoluzione sia in primo che in secondo grado. La notizia è stata diffusa da gazzetta.it. Secondo lo stesso portale anche Lecce e Genoa sono finite nuovamente sotto inchiesta in relazione a Lazio – Genoa del 2011 terminata 4-2 per i biancocelesti, con la richiesta, da parte di Palazzi, di tre anni e mezzo di stop per Milanetto, Ferrario e l’ex portiere del Perugia Benassi. Nessun provvedimento previsto invece per l’ex capitano della Lazio Stefano Mauri e per la stessa società romana. Si accinge quindi ad aprirsi un’altra pagina nera per il calcio italiano e il Perugia, anche se non direttamente, potrebbe esserne condizionato, essendo costretto a tornare sul mercato per reperire un altro estremo difensore affidabile al pari di Rosati. Si attendono sviluppi a breve

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