Calcioscommesse, Stefano Guberti assolto con formula piena

Il centrocampista Stefano Guberti, che sta scontando una squalifica fino a luglio 2016, è stato prosciolto dal Tribunale di Bari con formula piena dall’accusa di illecito sportivo perché “il fatto non sussiste”. A emettere il verdetto il giudice Flora Cistulli, che lo ha quindi ritenuto estraneo alle accuse contestate

I FATTI – Guberti, dopo aver trascinato il Bari alla promozione in serie A nel 2008/09 con Antonio Conte alla guida, sembrava avviarsi verso una luminosa carriera nella massima serie. Dopo una breve apparizione nella Roma ecco la chiamata della Sampdoria, dove riesce a conquistarsi il posto a suon di gol e belle giocate. Successivamente, quando Guberti era in forza al Torino (determinante fu il contributo del fantasista nella risalita della squadra di Ventura in serie A), arrivò l’accusa infamante di aver combinato Bari – Sampdoria del 2011 terminata 1-0 per i blucerchiati, anche se va detto che non è mai stata appurata l’effettiva provenienza del denaro che sarebbe stato offerto per alterare il risultato di quella gara incriminata per la quale era stato coinvolto anche l’ex giocatore del Bari Alessandro Parisi, condannato dal Tribunale di Bari a cinque mesi e 10.000 euro di multa. E così il 26 luglio del 2012 Guberti viene squalificato per tre anni dalla giustizia sportiva per illecito sportivo e l’anno successivo viene condannato in primo grado dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC a tre anni e sei mesi di squalifica in continuazione, confermati, poi, anche in appello. Il 4 aprile 2014 invece il TNAS gli riduce la squalifica ad un anno ed un mese in merito alla presunta combine Salernitana-Bari del 2009. E adesso con questa sentenza il centrocampista può chiedere la revisione del processo sportivo ed eventualmente essere riabilitato a gennaio se non subito

LE REAZIONI DEL CALCIATORE: “RIDATEMI IL MIO LAVORO” – Subito dopo la sentenza la reazione di Guberti è di felicità mista a rabbia, per una lontananza dai campi di gioco che la giustizia ordinaria ha rivelato essere stata ingiusta: “Sono felicissimo e non vedo l’ora di tornare a giocare. Ora voglio solo che mi ridiano il lavoro che ho perso e tanto amo. Ringrazio il signor giudice e tutta la procura che ha lavorato con grande professionalità sulla mia vicenda e ringrazio il mio legale (De Renzis) che mi ha sostenuto in questa battaglia.
Sono felicissimo e mi sto già muovendo per chiedere un immediata revisione del processo sportivo, che dovrà tenere conto della sentenza del tribunale di Bari. Sono ottimista e spero di tornare in campo il prima possibile”. Non mancano parole importanti anche nei confronti del suo attuale club, il Perugia, che lo ha voluto mettere sotto contratto nonostante fosse ancora sotto squalifica: “Ringrazio il presidente e il direttore per aver creduto in me nel momento più difficile della mia carriera, così come il mister e i compagni che mi hanno fatto sentire parte integrante del gruppo”

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