Capitale della Cultura 2015, Perugia ci riprova. Oggi incontro a Roma. Il ministero mette sul piatto un milione di euro

PERUGIA – “Seminare il cambiamento dalla memoria al futuro”. Con questo slogan Perugia parteciperà a conquistare il titolo di Capitale italiana della cultura 2015. A tale scopo oggi il sindaco Andrea Romizi e l’assessore Teresa Severini sono stati ricevuti questa mattina dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei programmi delle cinque Capitali della cultura italiana 2015.
Presenti anche Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna e Bruno Valentini, sindaco di Siena.
L’Amministrazione perugina riprenderà il progetto iniziale con una rivisitazione delle motivazioni, modalità e forme comunicative considerando che l’attualità delle proposte che questa volta vanno valutate nell’arco non di cinque anni, ma nell’immediato del 2015. Pur tenendo fermi alcune vocazioni base che hanno contraddistinto la sfida, ora, in tempi brevissimi è stata effettuata una selezione e una rielaborazione dei progetti meritori. “L’attuale proposizione – si legge in una nota del Comune- si è orientata verso la necessità primaria di rendere maggiormente conosciute, evidenti e trasmissibili le radici storico-culturali della società e del territorio locale, affinché, soprattutto per i giovani, la consapevolezza delle stesse possa costituire un trampolino verso nuove opportunità di formazione personale e di accesso a più attuali opportunità professionali. L’eccezionale caratteristica della nostra città è espressa dalla sua immagine trascorsa, fatta di splendore culturale e artistico; questa è la fonte inesauribile dalla quale dovremo, da oggi in poi, trarre sostanza, energia e materia per elaborare le forme del futuro. E questo sarà anche il linguaggio coerente con il titolo stesso del progetto 2019 – “Seminare il cambiamento” – che integreremo ora con l’espressione “dalla memoria al futuro”.
Il ministero mette a disposizione di ogni città un milione di euro per attività, restauri, eventi, promozione.
Gli eventi e i progetti saranno indirizzati nei seguenti ambiti:
Documentazione: non solo un Museo sarà il “Centro di documentazione della storia di Perugia e del suo territorio”, in cui le testimonianze presenti, grazie anche a mezzi di alta tecnologia multimediale applicata, saranno fruibili a cittadini e a turisti evidenziando la stratificazione storica della città e la sua espansione urbana anche attraverso rappresentazioni artistiche e iconografia del cambiamento;
Comunicazione:
puntando al miglioramento della divulgazione della nostra tradizione locale, si attuerà una ristrutturazione organizzativa della Biblioteca Augusta, affinché, da principale conservatrice delle documentazioni riguardanti storia e cultura della città, divenga delle stesse anche la miglior divulgatrice. In coincidenza con le rievocazioni nazionali in atto, un’attenzione di tutto rispetto verrà dedicata al coinvolgimento del territorio al primo conflitto mondiale, dalla partecipazione militare agli attinenti risvolti socio-economici;
Consolidamento del legame tra centro storico e periferia:
lo studio della storia, dei modi di vita e dei costumi, oltre che delle caratteristiche del tessuto urbano ed extra-urbano, sarà finalizzato a favorire la partecipazione attiva delle diverse fasce di popolazione all’elaborazione di eventi rievocativi del grande passato di Perugia, rivisitati in chiave attuale, dimostrazione di come una adeguata politica culturale possa essere propulsore di sviluppo economico nel necessario indotto dell’evento;
Valorizzazione dei luoghi monumentali:
luci d’artista, drammatizzazioni, concerti e spettacoli di danza e rappresentazioni storiche nei luoghi simbolo della città medievale;
Arte contemporanea:
diffuse nei Musei Civici, mostre dal futurismo umbro di Gerardo Dottori a un panorama delle espressioni più contemporanee nazionali e internazionali (Minimal Art, Arte concettuale, Arte ambientale o Arte della Percezione, Forma vitale, Pittura Monocromatica, Pop Art e Neo Pop), alla fotografia;

Spettacolo: dalla rievocazione del teatro in piazza – dove le scenografie sono la città stessa – al teatro d’avanguardia, alla danza contemporanea, al cinema, alla musica – da un museo dinamico e diffuso di strumenti musicali, fino alle sperimentazioni più attuali – passando per classica, lirica e jazz anche dotandosi di strumenti tecnici scenografici di assoluta avanguardia in un contesto storico quale un teatro del ‘700;

Forum delle associazioni giovanili umbre: la proiezione di tutte le sopraelencate iniziative indirizzate verso le generazioni più giovani, troverà il suo focus in un momento di analisi, di confronto e di progettualità attraverso iniziative condivise;

Territorio come valore artistico: riferendosi alla traccia della precedente programmazione, all’interno della quale accanto a Perugia apparivano come protagonisti anche i luoghi del francescanesimo, l’attuale progetto pone ancora una volta attenzione alla figura di San Francesco, sottolineandone l’influenza riflessa nella nostra società, attraverso una serie di appropriati eventi musicali, in forma di quadri compositivi che si svolgeranno tra Assisi e Perugia.

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