Perugia, inaugurata la mostra di Isaia e Sirio Lepore

PERUGIA – Si è svolta questa mattina  nella Sala Mostre di Palazzo Cesaroni, l’inaugurazione della mostra di geo-pittura “Cristallizzazione del mondo vegetale: scrigno della natura”, opere di Isaia e Sirio Lepore (“La bottega dell’ultima alchimia”). L’iniziativa è promossa e organizzata in collaborazione con “Umbria poesia Festival” e con il sostegno dell’Assemblea legislativa. A fare gli onori di casa il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Vinicio Guasticchi, che ha sottolineato come da questa mostra “parte un messaggio di speranza dopo il terremoto. Questa tecnica artistica esalta la natura: ci è sembrato logico, quindi, inserirla in un contesto come quello dell’Umbria in cui arte e natura sono la vera risorsa della nostra economia. Gli artisti hanno usato una tecnica innovativa e unica, tesa a cristallizzare gli elementi naturali, creando un legame con la nostra Regione che ha potenzialità enormi nell’ambito della salvaguardia dell’ambiente. Una forma d’arte che trasmette la voglia di resistere e di aggrapparsi a quello che è il nostro patrimonio, la nostra vera ricchezza”.

Le opere propongono un’originale e suggestiva rappresentazione artistica di geo-pittura in cui le composizioni vegetali, come ha spiegato Isaia Lepore “vengono fissate nella loro freschezza attraverso un processo di cristallizzazione totalmente nuovo e originale da me ideato. Un ‘segreto alchemico’ che condivido con mio figlio Sirio e per il quale abbiamo avviato le procedure per la registrazione del brevetto”. Il professor Emidio De Albentiis ha spiegato come queste opere “dimostrano la volontà, propria dell’uomo, di preservare la natura dal decadimento, di provare a fermare il tempo, che è il ruolo proprio dell’arte. Con questa tecnica assolutamente innovativa i due artisti riescono a creare un effetto meraviglia. Una forma d’arte che può essere particolarmente importante per alcune categorie, come i non vedenti”. Al termine della presentazione Alessandra Di Cesare ha declamato alcune ‘didascalie poetiche’.

SCHEDA MOSTRA Le opere propongono un’originale e suggestiva rappresentazione artistica di “geo-pittura” in cui le composizioni vegetali vengono fissate nella loro freschezza attraverso un processo di “cristallizzazione” totalmente nuovo e originale, frutto della ricerca iniziata da Isaia trent’anni fa. Si tratta di natura cristallizzata: vere foglie, vero legno, veri frutti, veri vegetali. È tutto vero, ma bloccato nel tempo: fissato per sempre con una tecnica innovativa e che Isaia ritiene “unica al mondo”, e che i due artisti definiscono ‘l’ultima ambra del secolo’. Una tecnica che, a loro giudizio potrebbe essere d’aiuto per “salvare i vegetali nel mondo e documentare la biodiversità nel corso del tempo. Una tecnica che esperti e scienziati ritengono essere una possibile via alla conservazione documentale delle specie”.

Isaia e Sirio Lepore hanno presentato la loro produzione artistica in una mostra dal titolo ‘Salto quantistico vegetale’ che si è svolta ad Assisi tra dicembre 2015 e gennaio 2016 riscuotendo interesse e un notevole successo di pubblico. Isaia è un ex portalettere con la passione per l’arte pittorica ma, soprattutto per “l’alchimia, anzi la fantasia alchemica avente per oggetto la natura”, e per tutelare e sfruttare il suo “segreto alchemico della cristallizzazione” ha già avviato le procedure per la registrazione del brevetto. La mostra “CRISTALLIZZAZIONE DEL MONDO VEGETALE” di Palazzo Cesaroni sarà aperta fino al 14 gennaio (orario 9-19,30 da lunedì a venerdì/sabato 9-14/domenica chiuso).

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