Carabiniere ai domiciliari, lui si difende: “Non sapevo che la ragazza avesse disturbi psichici”

GUALDO TADINO – Confermati i rapporti sessuali ma smentite le accuse di violenza e adescamento. Così si è difeso il carabiniere di Gualdo Tadino, ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata e adescamento ai danni di tre donne. Il brigadiere ha risposto alle domande del giudice Alberto Avenoso e del pubblico ministero Michele Adragna, intenzionati a fare luce su una vicenda torbida e che ha sconvolto la comunità gualdese. Presente ovviamente anche l’avvocato del carabiniere, Nicola Di Mario.

Confermati i rapporti sessuali che però si sono voluti contestualizzare. Due quelli con la prostituta, di cui uno in caserma. Ma il carabiniere ha smentito qualsiasi tipo di costrizione. Per quanto riguarda la ragazza disabile: “Non sapevo che avesse disturbi”, ha risposto. L’avvocato Di Mario, al termine dell’interrogatorio, ha anche chiesto la revoca della misura cautelare o la sua conversione in una misura meno dura, alla luce della “sopravvenuta mancanza di gravi indizi di colpevolezza”. Il giudice deciderà nelle prossime ore.

La ragazza disabile era stata sentita giovedì in una audizione protetta, alla presenza di uno psichiatra. In questa sede avrebbe confermato la ricostruzione dell’accusa, ovvero di essere stata indotta al rapporto sessuale ripreso con un video.

 

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