Carabiniere arrestato, le prove dai video hard sul pc

GUALDO TADINO – Sono i video trovati nel computer del carabiniere, accusato di violenza sessuale contro tre donne, ad accreditare le accuse contro il sottufficiale arrestato venerdì e ora agli arresti domiciliari. I particolari dell’indagine dicono che l’uomo aveva istallato una videocamera anche nel computer dell’ufficio e da lì aveva ripreso il video del suo rapporto con la prostituta straniera. Per questo episodio la Procura ha contestato la concussione, ritenendo che l’uomo avesse promesso una “protezione” in cambio di sesso. All’altra giovane invece avrebbe promesso un facile guadagno nel caso di diffusione dei filmini girati in caserma.

I dettagli sono tutti nell’audio dei filmati, trascritto e contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare arrivata in seguito alle indagini successive alla prima segnalazione, il tentativo di adescamento su una minorenne.

Le prossime fasi dell’indagine saranno contrassegnate dagli interrogatori. Saranno sentite dal pubblico ministero Michele Adragna le tre donne vittime di violenza e sarà ascoltato anche il brigadiere, difeso dall’avvocato Nicola Di Mario che valuta anche un ricorso al tribunale del Riesame. Potrebbe arrivare nelle prossime ore anche la sospensione del carabiniere.

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