Castelluccio di Norcia, si muove anche il ministero dell’Ambiente

NORCIA – Il ministero dell’Ambiente interviene nella questione dei parcheggi per i camper a Castelluccio. La direzione generale per la protezione della natura e del mare ha chiesto al Comune di Norcia, alla Regione Umbria e all’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini se “prima dell’inizio delle attività di cantiere e realizzazione” di parcheggi autoveicoli e aree sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio siano stati svolti gli adempimenti previsti dalla Direttiva 92/43/CEE, in materia di Valutazione di Incidenza, e sia dalla Legge 394/91” in tema di parchi nazionali”.
“In buona sostanza – spiegano le associazioni Mountain Wilderness Umbria e Gruppo d’intervento giuridico onlus – il Ministero dell’Ambiente vuol sapere se siano state correttamente acquisite le autorizzazioni ambientali prima della realizzazione dei parcheggi e aree di sosta per i camper in forza dell’ordinanza sindacale n. 49 del 16 giugno 2015. Tale intervento, per ora temporaneo (21 giugno 2015 – 13 settembre 2015), viene indicato come l’inizio per la realizzazione di un Piano di azione per la mobilità sostenibile, tuttora in corso di elaborazione, del quale non si conoscono l’effettiva portata attinente la salvaguardia naturalistica e la razionalità”.
“Dalla risposta del sindaco di Norcia – dicono le due associazioni- sembrerebbe che tali autorizzazioni preventive non vi siano. Il Ministero dell’Ambiente ha, quindi, risposto, molto rapidamente alla richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (5 agosto 2015) dalle associazioni ecologiste Mountain Wilderness – Umbria e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
In precedenza era stato effettuato un appello pubblico alle varie amministrazioni pubbliche competenti per la salvaguardia integrale dei Piani di Castelluccio da parte del prof. Bernadrino Ragni (zoologo di fama internazionale), di Mountain Wilderness Italia, del WWF Marche e Umbria, della Lupus in Fabula, di Pro Natura Marche, del Comitato Acqua Bene Comune – Terni, dell’Associazione Mediterranea per la Natura e del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
“Si ignora – dicono le due associazioni – se detti lavori siano stati effettuati in presenza delle necessarie autorizzazioni ambientali, in particolare di tipo paesaggistico, per la difesa del parco nazionale, per la salvaguardia degli habitat, per la tutela delle terre civiche”.

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