Città di Castello, Bigotti assolto: per lui reparto Psichiatria di Perugia
CITTA’ DI CASTELLO – Federico Bigotti, il ragazzo in carcere per l’omicidio della madre Annamaria Cenciarini, è stato assolto per incapacità di intendere e di volere. Lo ha deciso il deciso il giudice Valerio D’Andria sulla base delle richieste di accusa e difesa di non processare Bigotti. Il giovane rimarrà nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Perugia ma dovrebbe essere ospitato in una Rems. Al momento il trasferimento è impossibile perché questo tipo di residenze risultano piene.
Le ultime vicende intorno a Federico Bigotti sono riassunte nel fascicolo dell’ordinanza di D’Andria che ha ordinato “l’immediata liberazione di Bigotti e il suo trasferimento presso il servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Perugia”. Nei confronti del giudice viene così applicata la misura di sicurezza del “ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario per la durata di dieci anni”. Nelle 14 pagine c’è scritto che dal 13 luglio 2016 Bigotti andava trasferito in un ospedale psichiatrico giudiziario “da eseguirsi mediante ricovero in una Rems”. Era stato chiesto alla Procura di individuare una struttura riabilitativa, considerando la rilevantissima pericolosità sociale del soggetto. A distanza di quattro mesi non è stata data esecuzione alla misura e Bigotti risultava ancotra in carcere. Tutto questo per la mancanza di posti nella Rems di Volterra, individuata. Il Dap ha anche rifiutato Bigotti negli ospedali psichiatrici aperti, dove si trovano ancora “pazienti per i quali non è stato ancora eseguito il ricovero presso Rems”. Un fatto di cui è stato informato anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Sul caso arriva anche la nota del direttore del Csm di Città di Castello che “informa della predisposizione del servizio di ricovero immediato di Bigotti presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Perugia, anche al fine di un eventuale successivo inserimento presso le comunità terapeutiche che si rendessero disponibili ad accoglierlo”.