Città di Castello, Michele Bravi è disco d’oro ma è polemica per una frase: “A casa mia o giochi con le capre o guardi la tv, è solo un paesino”

CITTA’ DI CASTELLO – Michele Bravi, il giovanissimo cantante tifernate arrivato quarto a Sanremo con la canzone “Il diario degli errori”, è finito nella bufera. La sua colpa? Una frase, di certo infelice e buttata lì, probabilmente troppo alla leggera, sulla sua terra. Proprio quella città che invece aveva tifato per lui durante l’avventura a XFactor e poi all’Ariston.

Ospite di Deejay Chiama Italia, il programma radiofonico di Linus e Nicola Savino, su Radio Deejay, Michele Bravi racconta la sua esperienza e i conduttori, visti i pochi anni del ragazzo, lo interrogano chiedendogli dove fosse l’11 settembre. “C’era la Melevisione – ha detto – perché a casa mia o guardi la tv o giochi con le capre, praticamente. Eravamo a Città di Castello, un paesino dell’Umbria”.

Subito la polemica si è spostata su Facebook. “Fate gli applausi ora a sta brava persona che offende tutti noi tifernati Un bell’applauso”, scrive Giampiero in un post subito molto commentato: “Città di Castello non è un paesino”, scrive Niccolò. “Un po’ di senso  di appartenenza alla propria città? – continua Niccolò – E perché no,anche un po’ di pubblicità? No,invece no. Città di Castello, definito come un paesino dove o stai in casa o vai a giocare con le capre. Un po’ di riconoscenza nei confronti anche del sindaco ad esempio che si impegnato con parole importanti e di sostegno con interviste in tutti i giornali locali.
Niente di tutto ciò. D’altronde, ha uno spiccato accento Trasteverino, per lui Città di Castello,è solo un paesino”. E non mancano post con caricature.

Il tutto lo stesso giorno in cui la sua canzone raggiunge le 25mila copie, conquistando il disco d’oro.

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