Foligno, sfida a colpi di robot: mille studenti per gara nazionale robotica

FOLIGNO – A colpi di robot si sfideranno oltre mille studenti a Foligno dal 3 al 6 maggio prossimo. I ragazzi (dai piccoli di ¾ anni fino ai più grandi di 18)gareggeranno con i robot da loro progettati, costruiti e programmati per il comportamento autonomo. Saranno tre le specialità in programma: la “Rescue Line” (la simulazione di salvataggio), la “Dance”, (la gara di ballo) e il “Theatre” (rappresentazione teatrale).
L’iniziativa è stata presentata stamani, nella sala consiliare del Comune di Foligno, presenti, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, Rita Barbetti, vicesindaco con delega all’istruzione, la dirigente scolastica dell’istituto ‘Orfini’, Maria Rita Trampetti, Giovanni Marcianò, capofila delle reti nazionale Robocup jr Italia. Il sindaco Mismetti ha parlato di “iniziativa importante che si colloca nel filone dell’attenzione della città alla scienza, come più volte dimostrato dal festival che ogni anno fa registrare un numero importante di visitatori”. La Trampetti ha posto l’accento sul fatto che “questa gara non è altro che il momento terminale di un percorso che mette al centro dell’attività scolastica la didattica laboratoriale. E il laboratorio di robotica ha dimostrato tutta la sua valenza educativa nel senso dell’inclusione e della valorizzazione delle eccellenze ed ha permesso di adottare nuovi metodi didattici più coinvolgenti. Soprattutto ha permesso agli studenti di essere protagonisti, capaci di costruire il proprio apprendimento attraverso la ricerca, il confronto tra pari, la rielaborazione continua, la riflessione sulla disciplina e sul metodo di lavoro.
La gara, conclusione di un progetto scolastico estremamente significativo, si pone essa stessa come momento ludico da un lato ma estremamente formativo dall’altro. Come istituto professionale siamo orgogliosi di poter ospitare questa magnifica iniziativa e di esserne la promotrice perché vogliamo dare ai ragazzi un’opportunità in più, diversa. Perché crediamo in loro e nelle loro possibilità e perché siamo presenti sul territorio a gestire, come scuola, da un lato la complessità del quotidiano, ma al tempo stesso, le sfide che ci pone di fronte l’innovazione, consci del fatto che soltanto in questo modo possiamo veramente incidere sulla formazione umana e professionale dei nostri ragazzi”.

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