Confcooperative, Andrea Fora confermato presidente

PERUGIA –  Andrea Fora è stato riconfermato presidente di Confcooperative Umbria nel corso della decima assemblea regionale dell’organizzazione tenutasi a San Martino in Campo, a Perugia. L’assemblea ha rieletto anche eletto anche i 42 componenti del consiglio regionale dell’associazione, tra cui saranno compresi i 15 del Comitato provinciale di Perugia e i 7 di quello di Terni. Sono stati eletti: Silvano Mori, Carlo Corbacella, Nazzareno Cataluffi, Beniamino Romildo, Enrico Raggi, Luca Briziarelli, Maurizio Torchio, Costanza Carocci, Paola Sensi, Massimo Catarinucci, Gianfranco Piombaroli, Bernadetta Gasperi, Leonia Lanari, Stefano Quadraroli, Diego Carletti, Anna Maria Belloni, Silvia Quaranta, Teotolinda Trotta, Sandro Corsi, Salvatore Geruggi. Per il Comitato provinciale di Perugia Lodovico Mattoni, Valter Sembolini, Paolo Canestrari, Sergio Maneggia, Andrea Rossi, Renzo Brunori, Marcello Persichini, Massimo Mearini, Carlo Di Somma, Lorenzo Taddei, Gianluca Tomassi, Cristiano Castrichini, Mirko Speziali, Franco Calzini, Claudio Falini, mentre per il Comitato provinciale di Terni Tommaso Petroni, Vincenzo Cecci, Luca Raggi, Paolo Gelati, Rinaldo Leonardi, Francesco Bonanni e Claudio Daminato. A questi si aggiungono quattro membri di diritto: tre delle bcc umbre, Luca Pecetti (già presidente di Ccu) per il Credito cooperativo umbro, Palmiro Giovagnola per CrediUmbria, Filippo Camilletti per Bcc di Spello e Bettona, e Roberta Veltrini, coordinatrice del Comitato regionale donne cooperatrici delle imprese aderenti a Confcooperative Umbria, per un totale di 46 membri.

Sono stati eletti anche i componenti del Collegio dei revisori dei conti: Vittorio Faina come presidente, Lucio Grimaldino e Tommaso Buonincontri come membri effettivi, Salvatore Marchese e Valentina Pettirossi come componenti supplenti. “Dobbiamo cambiare visione e prospettiva – ha dichiarato Fora –. Questa regione si è appoggiata a risorse pubbliche e non si può più permettere di operare come se nulla fosse cambiato. I fondi europei non potranno più essere distribuiti a pioggia. Crediamo che la cooperazione possa essere un pezzo importante dello sviluppo. In questi due anni abbiamo costituito 40 cooperative nuove con giovani che si sono affacciati all’esperienza dell’autoimpreditorialità. Abbiamo sempre definito la cooperazione ‘ascensore sociale’ perché permette anche a chi ha pochi capitali di poter costituire una propria impresa”. Diverse le autorità e i rappresentanti del mondo politico ed economico presenti tra cui Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, Gianpiero Bocci, sottosegretario al Ministero dell’interno, gli assessori regionali Fernanda Cecchini e Giuseppe Chianella, la senatrice Nadia Ginetti, Andrea Romizi, sindaco di Perugia, e Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia.

“Il paese vivo un momento decisivo – ha detto Bocci – veniamo da anni di crisi profonda, che hanno cambiato il volto del paese. Sta venendo meno la comunità paese e il vuoto spesso viene riempito dall’egoismo. Per uscire da questo momento dunque serve un forte senso di comunità, meno monopensiero e più biodiversità. Bene il richiamo di Confcooperative alla legalità. A me preoccupa il silenzio e non la denuncia, preoccupa chi sta zitto e preferisce appiattirsi”. E sulla cooperazione: “E’ un mondo dal profondo valore sociale e culturale”.

“Il Paese ha bisogno delle cooperative – ha dichiarato Gardini –. Ne hanno bisogno agroalimentare, welfare, credito, imprese e il ‘buon’ lavoro che da ieri, grazie al nuovo Codice degli appalti, ha uno strumento in più. L’Italia ha bisogno delle migliori energie per ripartire e i cooperatori sono in prima linea”. E sulla riforma delle bcc aggiunge: “Il credito cooperativo deve riorganizzarsi, darsi strumenti nuovi mantenendo comunque una presenza capillare sul territorio attraverso un unico gruppo bancario di elevata strutturazione per dare risposte alla crisi”. “Oltre 260 cooperative, 7mila dipendenti e un lavoro importante che riguarda soprattutto il sociale – ha commentato Cecchini –. La cooperazione è una realtà importante che guarda avanti e che nel confronto con le istituzioni ha sempre trovato un interlocutore attento”.

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