Consiglio regionale, la maggioranza sbanda sull’assestamento di bilancio, rinviato il voto

La maggioranza sbanda sull’assestamento di bilancio. Il patatrac si è consumato oggi nella seduta del Consiglio regionale intorno a due emendamenti: uno presentato dai consiglieri regionali Barberini-Smacchi e l’altro dall’assessore Bracco entrambi relativi ai fondi per le manifestazioni storiche dell’Umbria e ai contributi per Sviluppumbria. Con il loro emendamento, Barberini e Smacchi chiedevano di  incrementare di 60mila euro i fondi per le manifestazioni storiche riducendo a 30 mila euro l’ulteriore contributo a Sviluppumbria. L’emendamento è stato bocciato ma non è passato, per l’astensione degli stessi Barberini e Smacchi a cui si sono aggiunti Brega e Goracci, l’altro che proponeva, di stanziare 15mila euro ulteriori per le manifestazioni storiche e 90mila per il ‘fondo di programma’ e le spese del personale di Sviluppumbria.  “La mancata approvazione di questo stanziamento – hanno spiegato l’assessore Fabrizio Bracco e la presidente Marini – avrebbe messo la società regionale in condizione di non poter garantire l’equilibrio finanziario e la copertura delle spese per il cofinanziamento dei progetti e il personale proprio”. Di avviso opposto Barberini che ha riaffermato la necessità di sostenere con maggiore convinzione le manifestazioni storiche regionali che rappresentano un veicolo promozionale di traino turistico per l’intera regione e di attuare un’attenta politica di contenimento dei costi nella società regionale Sviluppumbria che è stata destinataria di un notevole incremento dei fondi nel corso degli ultimi due anni. In ogni caso la bocciatura del sub emendamento Barberini-Smacchi e dell’emendamento della giunta, ad avviso di Barberini, non avrebbe precluso comunque della l’approvazione della manovra base così come approvata dalla commissione.

Dopo una sospensione dei lavori, chiesta dalla presidente Marini, la maggioranza di Palazzo Cesaroni ha votato il rinvio in commissione dell’assestamento di bilancio, che tornerà in aula per l’approvazione venerdì prossimo, 14 novembre.

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