Corruzione, Squittieri: “La trasparenza della pubblica amministrazione è l’antidoto migliore”. Convegno a Palazzo Cesaroni

La trasparenza nella pubblica amministrazione “è l’antidoto migliore alla corruzione”: lo ha detto il presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri intervenendo oggi pomeriggio a Perugia al convegno sul tema “Trasparenza, controllo e responsabilità: i nuovi strumenti per migliorare il rendimento delle istituzioni” promosso dall’Assemblea legislativa dell’Umbria. Presente anche il sottosegretario al ministero degli Interni Gianpiero Bocci.

Secondo Squitieri “la trasparenza è un requisito indispensabile per la democrazia”. “Se il cittadino non riesce a sapere cosa sta facendo l’amministrazione, quali risultati sta conseguendo e come sta impiegando le risorse – ha aggiunto – non c’ è democrazia. C’ è dittatura”.

Secondo il presidente della Corte dei conti “è evidente che se riuscissimo ad assicurare trasparenza in maniera assoluta non si parlerebbe mai di corruzione”. “Perché la trasparenza – ha aggiunto – è l’antidoto migliore alla corruzione. E’ presupposto di una gestione sana e corretta”.

Il presidente della Corte dei conti ha quindi definito “fondamentale” che gli enti locali debbano presentare un piano anticorruzione e sulla trasparenza”. “Purché ovviamente – ha proseguito – non rimangano parole vuote. Se c’ è un piano che rimane privo di contenuti e di soprattutto di attuazione è tempo perso ma non credo sarà così. Perché gli enti locali hanno dimostrato molta sensibilità”.

Il presidente dell’assemblea legislativa, Eros Brega nel suo intervento introduttivo ha spiegato che l’Umbria è “sempre stata attenta alla trasparenza e alla legalità: in questi cinque anni ne abbiamo fatto un punto fondamentale del nostro mandato istituzionale. Oggi riflettiamo su questi temi da un’ottica nazionale ed è per noi un importante riconoscimento avere qui massimi vertici istituzionali degli organi di controllo dello stato per fare il punto dopo il decreto 154 che ha sancito per le Regioni un livello nuovo di verifica e di controllo, per offrire nuove garanzie ai cittadini”.

Il sottosegretario Gianpiero Bocci ha detto che  “partecipazione, trasparenza, accessibilità nelle scelte della pubblica amministrazione da parte dei cittadini e sistema dei controlli, sono i temi che faranno parte anche delle iniziative del Governo nazionale nei prossimi mesi. Quella di oggi è un’occasione per fare il bilancio di un processo che si è avviato da molti anni e che ha raggiunto livelli di trasparenza, democrazia e partecipazione  abbastanza soddisfacenti.  È stato fatto molto anche grazie a nuove tecnologie. La pubblica amministrazione è ora più attenta e il cittadino più informato. C’è ancora strada da fare, i fatti recenti ce lo stanno a dimostrare. L’altro tema è quello di una PA capace anche di esercitare un sistema di controlli in grado di entrare nel merito e capire quando si producono atti che non vanno nella direzione auspicata. Non può essere un magistrato a portare alla luce inadempienze o fatti illeciti, la pubblica amministrazione deve essere quindi capace di esercitare un controllo serio e approfondito”.

Francesco Merloni, Componente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha posto l’accento sul fatto che “sono molte le cose che non vanno e non solo negli appalti. Stiamo lavorando sodo per fare in modo che le amministrazioni si dotino di strumenti per la prevenzione della corruzione. La corruzione è male endemico che non si sconfigge né con l’approvazione di una legge né con la costituzione di una autorità. Stiamo lavorando sodo per fare in modo che le amministrazioni si dotino di strumenti per la prevenzione della corruzione. Lo facciamo sia aiutandole a d attuare una corretta azione che, in qualche caso, sanzionandole, se si rivelano inefficaci o inerti. Tutto considerato riscontriamo, se non altro, una grande attenzione, anche da parte delle società controllate. Direi una buona volontà di agire concretamente. Ci sono molte cose che non vanno nel mondo degli appalti, non solo gli affidamenti diretti ma anche i ribassi ingiustificati che producono varianti e una moltiplicazione dei costi all’infinito. Sono molte le cose che non
vanno e non solo negli appalti”.

 

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