Corte d’Appello di Perugia, i medici “battono” la Regione. Vittoria per due medici iscritti al Sindacato Cimo Medici

PERUGIA – La Corte d’Appello di Perugia dà ragione ai medici, che riescono così a battere la Regione.

I due dirigenti medici iscritti al Sindacato Cimo Medici hanno avuto il patrocinio dell’Avv. Romina Pitoni.

La Corte d’Appello ha rigettato il ricorso promosso dall’AUSL Umbria 2 contro la sentenza espressa in primo grado dal Tribunale di Perugia.

“L’indennità di esclusività deve essere riconosciuta – secondo la Corte d’Appello –  a tutti i dirigenti medici dopo i cinque anni di assunzione e che abbiano positivamente superato la valutazione tecnica, perché si verifica un cambiamento delle funzioni svolte”.

La Cimo Umbria ed il suo segretario regionale Dott. Marco Coccetta porta avanti questa battaglia sin dal 2012. Per il sindacato è illegittimo e discriminatorio il blocco dell’aumento dell’indennità per i dirigenti con più di cinque anni di servizio.

Questa importante sentenza sancisce il diritto di tutti i Dirigenti Medici ad ottenere gli arretrati dell’indennità di esclusività nel periodo 2010-2015.

La Cimo Umbria ha tentato più volte, senza esito, di trovare in Regione, una soluzione tesa ad evitare un contenzioso giudiziale, con aggravio di spese processuali e quindi costi per le casse regionali.

 

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