Elettrocarbonium, Monachino rompe il silenzio: “La partita non è chiusa”

NARNI – Ora è Michele Monachino a rompere il silenzio. Dopo l’iniziativa di Sgl carbon che ha intimato al gruppo Morex di lasciare gli impianti di Narni, è l’amministratore delegato di Elettrocarbonium a prendere la parola e a dire che la vertenza, a suo parere, non è chiusa. “Negli ultimi giorni si sono susseguite numerose, spesso inesatte, ricostruzioni giornalistiche in merito alla vicenda Elettrocarbonium. Il mio silenzio sull’argomento – dice Monachino – è stato interpretato come spia di un disimpegno dal percorso Narnese. Niente di più errato, anzi, è vero esattamente il contrario”. Monachino sostiene che, vista l’importanza del progetto Elettrocarbonium, degli investimenti e dei lavoratori coinvolti, ha preferito proseguire la trattativa con SGL in maniera riservata.
A questo punto fornisce alcune precisazioni.
“Molti soggetti hanno incautamente generalizzato la vicenda Elettrocarbonium per fini meramente speculativi – dice l’amministratore delegato – senza centrare il punto nevralgico della questione: il progetto di bonifica. Quello approvato dalla conferenza di servizi (almeno così pare) oltre a togliere, nei termini conosciuti, ogni potere negoziale ad Elettrocarbonium (ma questo sarebbe il meno e comunque la visione di una sola delle parti), potrebbe concretamente far entrare il sito industriale di Narni nel lungo elenco dei siti inquinati del nostro Paese che attendono, forse invano, di essere bonificati e riconsegnati alla collettività (ma questa è semplicemente un’opinione)”.
Monachino dice inoltre che su sua sollecitazione circa un mese fa, “il Governo sta seguendo costantemente la situazione al fine di garantire la ripartenza definitiva di Elettrocarbonium. Abbiamo partecipato – aggiunge – a vari incontri che ho ritenuto di non dover pubblicizzare anche per non ingenerare illusioni nei lavoratori. Nel corso dell’ultimo di questi, tenutosi a Palazzo Chigi giovedì scorso, avremmo dovuto, e voluto, parlare di aspetti più utili alla ripartenza ed alla prosecuzione dell’attività ed invece siamo stati costretti ad affrontare i risvolti dell’ultima comunicazione, non certo positiva, giunta da Sgl”.
Quanto alle pendenze finanziarie, queste “saranno sanate in breve tempo – assicura l’ad – I lavoratori devono essere tranquilli perché, come ho sempre detto, quanto loro spettante non è in discussione né lo è mai stato”.
Monachino ricorda che i suoi “legali sono sempre stati in contatto con il liquidatore di Sgl, così come da egli indicato nella lettera inviata alle Istituzioni giovedì 10 marzo. Spero che queste precisazioni – conclude – servano a delineare lo scenario reale della questione, diverso da quello artatamente rappresentato da altri soggetti. Pertanto, data la complessità delle circostanze, non ritengo che la questione Elettrocarbonium possa definirsi chiusa”.

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