Ex Calai, Pd e Gualdo Cambia: “La linea improntata a concretezza e sostenibilità”

GUALDO TADINO – “La linea politica del Partito Democratico pone le sue basi sulla concretezza e sulla sostenibilità, ed è proprio per queste caratteristiche che la nostra proposta relativa al riutilizzo dell’ex ospedale Calai si fonda su elementi di oggettività”. I gruppi consiliari del Pd e di Gualdo Cambia intervengono così sulla questione dell’ex Calai.

“Il progetto Calai – scrivono – va incontro alle reali esigenze dei cittadini gualdesi e del territorio analizzando le principali necessità, compatibili con le risorse economiche a disposizione, creando una struttura funzionale ed ambiziosa in accordo con la Regione dell’Umbria e l’Usl che ne detiene la proprietà. Non accettiamo lezioni da parte di chi avendo avuto la responsabilità di amministrare per 4 anni e mezzo, ha prodotto un protocollo palesemente inattuabile”.

Pd e Gualdo Cambia osservano che “l’aumento dei posti Rsa, Rp ed Alzheimer diurno fine a se stesso, senza una reale garanzia sull’effettiva occupazione, metterebbe in crisi l’equilibrio finanziario della struttura. Un esempio su tutti è rappresentato dal raddoppio da sei a dodici posti del centro Alzheimer quando ad oggi mediamente ne vengono occupati soltanto due”.

“L’inapplicabilità del vecchio protocollo – spiegano i due gruppi consiliari – risiede anche nell’impossibilità dell’Easp di restituire l’investimento anticipato dall’Usl. Ricordiamo infatti che la cifra stanziata di 1.200.000 euro originariamente prevista, non era a fondo perduto e considerati i bilanci dell’Easp, si sarebbe presentata la reale possibilità dell’insolvenza del citato ente ripercuotendosi inevitabilmente sui cittadini Gualdesi. A tutto ciò si aggiunge il fatto che recenti indagini tecniche svolte dall’Usl hanno evidenziato criticità per quanto riguarda la staticità di una parte della struttura in particolare la zona comunemente chiamata “stecca”, necessitando di ristrutturazioni più impegnative aumentando consistentemente l’investimento stesso, come dichiarato dalla dottoressa Comodi sulla relazione inviata al Sindaco il 28 ottobre”.

“Comprendiamo – concludono Pd e Gualdo Cambia – la difficoltà di accettare, da parte di chi ha saputo solo fare promesse, una proposta finalmente concreta ed attuabile, esposta in maniera chiara ed esaustiva in consiglio comunale dal Sindaco. A gennaio si festeggerà, nostro malgrado, l’undicesimo anno dal primo protocollo proposto, questa amministrazione avrà invece l’onore di ridare vita all’area dell’ex ospedale dimostrando serietà, responsabilità e concretezza, caratteristiche proprie di chi i progetti li attua e non solo li annuncia”.

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