Ex Fcu, alla Cisl non piace la chiusura totale: “Meglio per tratte”

PERUGIA – Sbagliata la chiusura totale dell’Fcu, serve una modalità graduale per evitare disagi occupazionali. E’ quello che chiede la Cisl, con una presa di posizione firmata dalla Fit Cisl Umbria e Cisl Umbria, nella quale si esprime “soddisfazione” ma anche “preoccupazione” per due aspetti.

“Il primo, il più importante dal punto di vista della mobilità cittadina, in quanto tutti i servizi saranno sostituiti con i pullman, e sappiamo benissimo che il confronto per capienza, per puntualità e per tempi di percorrenza non potrà essere lo stesso del servizio ferroviario, coincidendo anche, con la ripresa dell’anno scolastico, crediamo che saranno numerosi i disagi rispetto ai punti di cui sopra per l’utenza. Il secondo e più delicato, riguarda la ricaduta sul personale ferroviario e indotto, che oggi lavorano nella linea FCU, con conseguenti disagi familiari e professionali, da qui a nostro avviso, la necessità di una rimodulazione della chiusura totale della linea con una sospensione solo riferita ad alcune tratte, lasciando comunque, dove possibile, la circolazione del mezzo ferroviario. Noi crediamo che tale scelta garantisca anche la continuità della linea stessa, e soprattutto con meno disagi. Sul fronte dei cantieri urgenti da aprire è necessario che si definisca senza mezzi termini i tempi per il passaggio della concessione ad RFI, tale da permettere alla stessa società di appaltare i cantieri di lavoro per il risanamento. Una data certificata di tale passaggio darebbe certezza anche alla data di fine lavori, e quindi un ritorno alla normalità per il traffico ferroviario della stessa FCU”.

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