Ex Fornace di Umbertide, il caso in Regione. Paparelli: “Noi non competenti”

UMBERTIDE – All’indomani della notizia della vendita del complesso dell’Ex fornace, il caso è arrivato in consiglio regionale con le interrogazioni dei consiglieri Guasticchi e Smacchi alla quale ha risposto l’assessore Paparelli.

Marco Vinicio Guasticchi ha evidenziato “la deregulation di un’area abbandonata nel centro di Umbertide. Abbiamo letto stamattina sul giornale che l’onorevole Giulietti ha dato notizia della vendita del complesso per 10milioni di euro. Mentre l’attuale sindaco della città dice che l’operazione non è conclusa. Possiamo a questo punto solo chiedere chiarezza su quanto avvenuto nei giorni scorsi. Il nuovo proprietario avrà tutto il vantaggio di bonificare il comparto e ristrutturare le abitazioni. Rimane la preoccupazione di recuperare l’area in questione e di controllare in come sarà messa in sicurezza nel periodo di transizione”. Per Andrea Smacchi “siamo di fronte ad una situazione kafkiana, con un rappresentante delle istituzioni che brucia la notizia ad un sindaco. Siamo in presenza di una situazione seria di degrado. È necessario portare il tema della ex fornace in Commissione, chiamando il sindaco di Umbertide e l’assessore Paparelli per capire bene come stanno le cose. E comprendere certe esternazioni del sindaco. Non vorremo trovarci di nuovo davanti a situazioni come il palazzo degli specchi a Ferrara o la palazzina di Civitanova occupata da anni. Un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine per le operazioni compiute nella ex Fornace”.

L’assessore Fabio Paparelli ha risposto agli atti ispettivi spiegando “di trovarsi in imbarazzo di fronte a questa interrogazione, da cui emerge la presenza di sottogruppi nello stesso gruppo consiliare. L’ordine pubblico è di competenza esclusiva dello Stato e non della Regione o degli enti locali. Solo la sicurezza urbana, attraverso coesione sociale e partecipazione civile, rientrano nelle competenze regionali. Porterò in Commissione quanto concordato in precedenza sui criteri dell’avviso e sul monitoraggio di quanto è stato fatto in questi mesi. Daremo priorità all’installazione di impianti di videosorveglianza, in particolare nelle zone produttive, attive o abbandonate. In merito alla ex Fornace, il Comune di Umbertide potrà intervenire con la polizia locale e per il ripristino della sicurezza. E su questo noi potremo fare pressione. Mi pare improbabile insediare una caserma dei Carabinieri all’interno dell’area. Mi pare una provocazione positiva che potrò portare solo ad un confronto con il Comune, la Prefettura e le Forze dell’ordine”.

Guasticchi ha replicato chiedendo “una sensibilizzazione per un problema reale. Io vivo ad Umbertide e al di là delle speculazioni politiche, la popolazione ha bisogno di essere rassicurata anche in relazione alla nuova moschea, che sta nascendo a 500 metri di distanza dalla ex Fornace. La Regione non può restare in disparte. L’idea di trasferire la caserma è stata già affrontata in passato e la Regione potrebbe intervenire con la Provincia, proprietaria dell’immobile che ospita ora la caserma dei Carabinieri, per favorire il trasferimento nella ex Fornace”. Smacchi ha valutato “offensiva l’introduzione dell’assessore Paparelli circa i ‘sottogruppi’ all’interno del gruppo del Partito democratico”, stigmatizzando quanto dichiarato dal vice presidente della Giunta.

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