Foligno, a Capodacqua arrivati 50 profughi. Mismetti: “No ghetti, presto distribuiti sul territorio”

FOLIGNO – Sono 170 i profughi ospitati nel territorio comune di Foligno. Fra questi, un gruppo di 50 giunto oggi a Capodaqua, frazione collinare a pochi passi dalla città, nell’ambito dell’emergenza dettata dagli sbarchi nel nostro Paese, sulla base di una disposizione prefettizia. Alloggeranno nelle casette di legno installate durante il terremoto del ’97. Lo hanno reso noto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’assessore alle politiche sociali, Maura Franquillo. “La frazione di Capodacqua – hanno spiegato – è stata scelta perché gli alloggi erano subito pronti, ma c’è l’impegno tra Comune, Prefettura e Arci che, nel più breve tempo possibile, saranno ridistribuiti nel territorio comunale. Il nostro modello è sempre stato quello di favorire l’integrazione con i residenti e non creare ghetti con una concentrazione ampia di profughi. Vogliamo, quindi, tranquillizzare i cittadini di Capodacqua: rispetteremo questo criterio che ha consentito, nel nostro territorio e senza creare conflittualità con la popolazione, di accogliere complessivamente 170 profughi che, peraltro, saranno impiegati in piccoli lavori di manutenzione”. Una rassicurazione attesa dalla popolazione di Capodacqua, dove stamattina c’è stata qualche polemica per l’arrivo dei 50 profughi.
Intanto il Comune di Foligno – come annunciato lo scorso 16 giugno dal sindaco, nel corso della cerimonia per il 72esimo anniversario della liberazione della città dal nazifascismo – ha realizzato una convenzione con alcune associazioni per favorire l’integrazione dei profughi presenti sul territorio, anche attraverso lo svolgimento di lavori socialmente utili per la comunità, come la pulizia e piccola manutenzione di strade, piazze e aree verdi della città e delle frazioni.

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