Foligno, controllo in treno si trasforma in scena film di Bud Spencer e Terence Hill

FOLIGNO – Per qualche istante, agli agenti della polizia ferroviaria di Foligno, è sembrato di stare sul set di “Lo chiamavano Trinità”, il celebre film con Bud Spencer e Terence Hill, dove tale Emiliano, spia fedelissima, viene beccato e si dimostra restio a confessare (celebre la battuta “Emiliano non tradisce, gringo!”) ma poi, con l’aiuto di una pistola puntata alle narici, canterà come un uccellino. Non è andata proprio così alla stazione ferroviaria di Foligno, ma un semplice controllo si è trasformato in una scena della serie “spaghetti western”. Un viaggiatore straniero è stato, infatti, controllato in treno dal personale delle ferrovie. In questo far tende, l’uomo “non dice nulla”, freddissimo, afferma semplicemente di non essere in possesso del titolo di viaggio e cioè del biglietto. E’ stato quindi accompagnato presso gli uffici della Polfer folignate, guidata dal comandante Alessandro D’Antoni (nella foto, al centro), ove gli agenti hanno iniziato gli accertamenti e le contestazioni di rito.polfer foligno
A questo punto lo straniero ha fornito le sue generalità e sono scattati gli approfondimenti. E’ stato in questo istante che il novello “Emiliano”, dopo aver compreso la situazione in cui s’è trovato, ha cambiato totalmente la sua dichiarazione e ha cominciato a ”dire tutto”. E così, dopo aver preso i documenti, ha ufficializzato la sua reale identità. Per lui è scattata la denuncia per rifiuto di fornire generalità e false attestazioni di identità a pubblico ufficiale.

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