Foligno, frana S. Giovanni Profiamma, riaperta la Flaminia
FOLIGNO – A tre anni dalla frana di San Giovanni Profiamma a Foligno, la strada statale Flaminia è stata completamente riaperta al traffico. Un vero e proprio evento per le migliaia di automobilisti che ogni giorno percorrono questa arteria stradale importante, chiusa dall’aprile 2013 a causa degli smottamenti di un’ampia area collinare per le abbondanti piogge. La strada, che costituisce uno snodo viario strategico per l’Umbria e un asse fondamentale per il territorio della Valle umbra sud, assicurando in particolare il collegamento con l’Eugubino-gualdese e con le Marche, era stata completamente bloccata per alcuni giorni e poi riaperta a senso unico alternato, con semaforo. Una situazione durata tre anni, con proteste clamorose, polemiche, interrogazioni alla Giunta regionale, code chilometriche e disagi per viaggiatori e residenti in zona, che si è risolta dopo la messa in sicurezza della frana, la rimozione della terra che aveva occupato la strada e il rifacimento del manto stradale.
L’Anas ha fatto sapere che nei primi giorni della settimana prossima saranno eseguiti gli ultimi interventi di finitura della pavimentazione e della segnaletica orizzontale e verticale, che comporteranno brevi limitazioni provvisorie al transito, segnalate sul posto.
Lo smottamento dell’aprile 2013 aveva interessato il versante a monte della sede stradale, coinvolgendo anche un’abitazione e rendendo necessaria l’evacuazione delle abitazioni a valle, oltre alla chiusura della strada. Dopo le prime verifiche geologiche e i rilievi topografici e satellitari condotti da Comune e Regione, competenti in materia di dissesto idrogeologico, Anas aveva provveduto ad eseguire gli interventi necessari alla riapertura provvisoria a senso unico alternato (maggio 2013) in attesa che la Regione provvedesse ad elaborare il progetto di complessiva stabilizzazione e messa in sicurezza del versante collinare in frana.
Per consentire la riapertura in piena sicurezza Anas aveva inoltre richiesto l’installazione da parte dell’IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR), un sistema di monitoraggio/allarme in grado di trasmettere in tempo reale i dati relativi alla stabilità del versante, al fine di garantire l’incolumità degli automobilisti.
Nei mesi successivi è proseguito il monitoraggio del versante in frana da parte degli Enti competenti. La circolazione ha continuato ad essere regolata a senso unico alternato in quanto vigeva un dispositivo emesso da Regione e Comune di Foligno che – tra le altre cose – vietava per motivi di sicurezza la rimozione del terreno ai piedi della frana che occupava la carreggiata.
Per accelerare il ripristino della circolazione a doppio senso di marcia ed eliminare i disagi al traffico, Anas si è resa disponibile ad eseguire i lavori necessari alla totale riapertura, nonostante la competenza per la frana fosse in capo alla Regione. In base ad una convenzione appositamente stipulata, Anas ha anticipato i fondi necessari ed ha eseguito le attività di progettazione e appaltato degli interventi, del valore complessivo di circa 200mila euro. Le procedure di appalto sono state completate lo scorso gennaio e i lavori, iniziati a febbraio, sono stati completati in circa 3 mesi.
L’intervento rientra nel piano Anas #bastastradeabbandonate, che prevede una serie di opere del valore complessivo di 105 milioni di euro che consentiranno di riaprire 20 strade chiuse su tutto il territorio nazionale, oltre a 490 milioni di euro per rimuovere limitazioni al transito.